Una finestra nuova, per tutti, aperta sulla strada, sul mondo, ... lontana dai poteri, vicina alla gente, ... curiosa, rispettosa, amica, ... aperta allo scambio, alla battuta, al saluto, alla discussione, alla polemica, ...incline alla pace, ... ansiosa di verità, ...anche provocatoria se necessario, ... puntuale, ... intrigante, ... attesa, ............

SE SERGIO LUZZATTO VOLEVA STUPIRCI, O COGLIERCI DI SORPRESA, FACENDO VACILLARE LA FEDE DEI CREDENTI CATTOLICI CRISTIANI, HA FALLITO NEL SUO INTENTO, SEPPURE GLI SIAMO GRATI DI QUESTA “CORAGGIOSA” INIZIATIVA CHE CI DA’ MODO DI SPIEGARE AI MILIONI DI FEDELI CHE IN TUTTO IL MONDO VENERANO IL SANTO DI PIETRALCINA, COME SATANA DIVENGA SEMPRE PIU’ SOFISTICATO, NEL SEMINARE IL DUBBIO, IL TURBAMENTO, TRA COLORO CHE PUR POSSONO VACILLARE, DANDO AL MALIGNO L’OPPORTUNITA’ DI RUBARE ANIME AL SIGNORE….

ED ECCO CHE CI SI SERVE DELLE “SCRITTURE”, NELL’ESTREMO ATTO DI SUPERBIA, QUASI A VOLER SFIDARE LE NOSTRE “SCRITTURE SACRE”….

EBBENE, LA LETTURA DI CERTI TESTI CHE NEGLI ULTIMI TEMPI SONO STATI DIFFUSI NEL MONDO, STRAVOLGENDO LA STORIA DI CRISTO, MERITEREBBE DA PARTE DEI SACERDOTI DEL MALIGNO, LA FRASE DI RITO: “E’ PAROLA DI SATANA”, MENTRE I MINISTRI DELLA CHIESA CATTOLICA, CONTINUERANNO A LEGGERE IL VANGELO, CONCLUDENDO: “E’ PAROLA DI DIO”.

Ci aspettavamo un’altra mossa strategica, dopo il contagio del famosissimo “Codice da Vinci”, un testo che seppure vanta il nome terreno di un autore, sembra ispirato dagli scrivani del Principe delle Tenebre, abilissimi nella “virtù” dell’inganno, in cui purtroppo molti cadono, a causa del drammatico momento che l’umanità intera sta vivendo, al punto di subire un comprensibile indebolimento della Fede, e di cui, approfitta il Vigliacco per eccellenza, colui che colpisce alle spalle, sapendo scegliere tra le anime più fragili, consumate dalle tante e pesanti prove cui l’uomo si trova di fronte quotidianamente, e spesso nella solitudine spirituale in cui viene lasciato anche da chi nello scegliere la vita religiosa, non si adegua alle necessità delle anime pur fedeli alla dottrina cristiana, ma difficilmente comprese nell’ambito della storia contemporanea del mondo, ben diversa da quella che vissero duemila anni fa, coloro che seguirono Gesù , unico Figlio discendente da Dio Padre.

E gli studiosi di questo tempo, avvalendosi della notorietà, cavalcano questa crisi mondiale, che vede popoli perennemente in guerra, guerre che falsamente motivate da ragioni umane, sono di fatto guerre di religione, guerre che cesseranno solo quando i superstiti rimasti per ripopolare il nostro pianeta, riconosceranno quale unico vincitore, Dio, unico, e suo Figlio che tornerà a manifestarsi quale premio per coloro che lo avranno aspettato.

No, non cascate, voi che credete, voi che siete stati battezzati, non cascate in questa ennesima trappola, e se non vi sentite abbastanza forti, per contestare quanto certi “studiosi” scrivono, diffondono, osano, quasi a mettere un Papa contro un altro Papa, come in questa circostanza creata da Sergio Luzzatto, chissà per quali misteriosi fini.

E che non si dica, che il fine è la tanto millantata “Verità”, di cui molti arbitrariamente si autoeleggono nel recuperarla, rifilandoci solo interpretazioni distorte, o pareri autorevoli che di certo hanno fatto parte, nel bene e nel male, della vita terrena di Padre Pio.

Luzzatto ha creduto di rendere pubbliche le annotazioni, già peraltro ad alcuni note, di Papa Giovanni XXIII° sul Frate di Pietralcina, come se svelasse il Terzo Segreto di Fatima, o i dieci segreti della Madonna di Medgjugori, dimenticando che il “Papa Buono” non era all’epoca nelle condizioni di porsi il problema di proclamare santo Padre Pio, anche se prendeva appunti sulle tante notizie che da più parti provenivano, su questa figura carismatica, che diveniva sempre di più un punto di riferimento per migliaia di fedeli.

Giovanni XXIII, durante il suo pontificato, non credo abbia commesso il grave peccato contro quel Comandamento di Dio, che dice: “Non giudicare”, e nemmeno possiamo escludere, che il Signore nella Sua omniscenza, che tutto sa e tutto vede, avrebbe illuminato il Suo Vicario, fino a farlo ricredere sulle perplessità e sui timori che si erano insinuati in lui, costretto dal Suo stesso mandato, a prevenire tutto ciò, che se anche mosso dalla perfidia umana, e dalla menzogna, poteva dare scandalo contro la Chiesa.

Ma nessuno di noi può immaginare cosa nel pensiero di un Papa preoccupato, sarebbe cambiato nel tempo.

Per atto di Fede, possiamo dire che di sicuro Giovanni XXIII avrebbe chiarito ogni dubbio, a favore di Padre Pio, altrimenti il Signore non avrebbe mai permesso, che un altro Pontefice, proclamasse Santo, molto tempo dopo, questo Frate che viene richiamato in causa, come se una Corte di Cassazione avesse annullato una sentenza di Santità.

Ma parliamoci ancora più chiaramente.

E’ dogma della Fede Cattolica, che coloro che sono eletti alla più alta funzione di Vicario di Cristo, in solo tre circostanze godono in via straordinaria e per effusione diretta dello Spirito Santo della “Infallibilità”, e proprio una di queste circostanze è la proclamazione a Santo di coloro che dopo aver conquistato i requisiti per subire un lunghissimo processo, a norma del Diritto Canonico, vengono ritenuti meritevoli di salire alla Gloria degli Altari.

Come dire, che nella proclamazione dei Santi, i Papi sono solo strumenti della volontà di Dio, che si esprime mediante lo Spirito Santo, attraverso i Suoi Vicari.

O vogliamo dire, che Dio sbaglia?

Ne consegue il legittimo sospetto, che si sia usato Padre Pio, avvalendosi del calvario che subì sulla terra a causa delle sue stimmate, dei miracoli di cui si rese solo intercessore presso il Signore, della immensa fama di santità, dei doni straordinari che gli consentivano di esprimere profezie, o leggere nei cuori, e soprattutto convertire a Dio anche le anime più ostinate, quello stesso Padre Pio cui furono perfino messi i registratori nel segreto del Confessionale, dissacrando un Sacramento, Quello stesso Padre Pio, che subì il martirio di veder colare sulle stimmate la ceralacca, al fine di costatare dopo un periodo di tempo, la vera origine di quelle piaghe, quello stesso Padre Pio, che nel momento estremo dell’ultimo respiro, scomparvero dal suo corpo anche le stimmate, a riprova che la loro funzione cessava con la vita terrena di questo Frate.

Ed ora, ci si ricorda che Padre Pio, fece acquistare una bottiglietta di acido fenico, raccomandandosi che nessuno sapesse nulla, era un segreto.

Ma l’intelletuale si affetta a spiegare il perché di questo segreto: l’acido fenico serviva a Padre Pio per procurarsi le stimmate, le piaghe….

D’altra parte come può arrivare alla mente dell’illuminato storico ed uomo di cultura, che un Frate avesse il senso del pudore e per questo chiedeva che l’acquisto dell’acido fenico rimanesse un segreto, occorrendogli per affrontare un intervento chirurgico da sveglio, senza anestesia?

Chi lotta “per mestiere” contro Satana, sa bene che deve evitare qualunque sonno o perdita di coscienza artificiale, per non rischiare di non svegliarsi più, e pertanto Padre Pio dovette farsi operare da sveglio, e servirsi dell’acido fenico, onde rendere asettica ogni cosa, date le proprietà di questa sostanza usata in chirurgia quale disinfettante potente, specie in situazioni dove il dolore fisico può accentuare flogosi determinando nel paziente infezioni o quanto altro aggraverebbe le condizioni.

Evidentemente per qualche grande intelligenza, l’acido fenico, che se usato quale provocatore di piaghe, o come in questo caso stimmate, ha anche il potere di far sparire i segni della carne lacerata, istantaneamente, appena il poveretto muore.

Ma allora, il vero mago è l’acido fenico?

Ditemi voi, credenti e non credenti, se di fronte a tali fatti, dobbiamo piangere o ridere, oppure, imparare a riconoscere in certe “manovre letterarie” chi sono gli ispiratori terreni, dando per scontato che l’istigatore, il tentatore, il vigliacco, il provocatore, il perdente, è Satana?

E poiché per le anime elette, il copione è sempre lo stesso, come poteva Sergio Luzzatto, omettere gli aspetti scandalistici e relativi a presunti rapporti tra il Frate di Pietralcina e le “femmine”, producendo lettere contenenti espressioni quali: “Ti mando tanti baci ed abbracci…” o roba simile, perfettamente compatibile con la natura semplice e umile di un Padre Pio, di cui tutti conosciamo le origini, i modi di fare alla buona, il suo parlare in dialetto, le sue espressioni di massima severità, e quelle invece di espansività, là dove né in un caso né nell’altro vi era alcuna malizia.

E allora, a conclusione di questo mio doveroso chiarimento, vorrei dare un messaggio a tutti coloro che vogliono applicare la Fede, e tenersi lontani dal demonio del dubbio, del turbamento dell’anima: se pensate di acquistare e leggere il libro di Sergio Luzzatto, destinate quei denari per un dono ai vostri figli, o per un’opera buona, o semplicemente risparmiateli, visto che ci hanno ridotto a scegliere tra il pranzo o la cena, o se pagare la bolletta della luce o quella del gas.

E con spirito di carità cristiana, preghiamo, affinché anche il nostro fratello Sergio Luzzatto, come fu per San Paolo, sia folgorato sulla sua strada dalla luce di Dio, che dà la vista agli occhi dello spirito.

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