“Grazie” al Mostro di Firenze, dal 1968 ecco finalmente con l’amore libero anche l'aborto libero e oggi il vaccino contro il Covid 19
sabato 14 agosto 2021
di Carmelo Maria Carlizzi
Il 16 dicembre 2020 ho pubblicato su questo sito un articolo intitolato “Fra pochi giorni è Natale” dove raccontavo, ma solo in parte, le tante efferatezze delle pratiche abortive. Questo articolo andrebbe riletto, preliminarmente a quel che scrivo oggi, da quanti – tantissimi - sostengono la indispensabilità di vaccinarsi contro il Covid 19 e dagli appassionati delle vicende del Mostro di Firenze perché comprendano il senso della catena degli omicidi delle coppiette. Il vaccino viene prodotto dall'industria farmaceutica utilizzando i feti abortiti ovvero, le linee cellulari dei bambini uccisi nel grembo delle madri. Ma come è potuto avvenire tutto questo? Partiamo da lontano.
Il 25 luglio 1968 Papa Paolo VI, da poco eletto al soglio pontificio, aveva promulgato l'enciclica “Humanae Vitae” in difesa della vita umana contro ogni atto volto a guastarne la dignità e l'esistenza, al contrario di quanto in quegli anni si faceva strada nel costume delle società di tutto il mondo. Poche settimane dopo, a contrastare tale iniziativa della Chiesa ed avviando un vasto piano satanico di morte, il 21 agosto 1968 a Signa la prima coppia di amanti veniva massacrata dalla congrega del Mostro all'interno della propria auto con il primo degli otto duplici delitti che proseguiranno sino a quello dell’8 settembre 1985, della coppia dei francesi, l'ultimo della serie così come conosciuta.
Gabriella, nel 1995, a seguito delle confidenze fattele da Anna Maria Ragni a riguardo dello scrittore Alberto Bevilacqua che le si era manifestato quale Mostro, entra di forza nelle vicende giudiziarie relative al Mostro di Firenze. Infatti subito dopo informa di quanto era venuta a conoscere il dott. Nicola Cavaliere, all'epoca capo della Criminalpol del Lazio, che raccoglierà la sua deposizione assieme alla dott.ssa Emma D'Ortona Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma. Cavaliere invierà poi d'urgenza la deposizione di Gabriella alla Procura della Repubblica di Firenze, dove Gabriella inizierà una lunga frequentazione di quegli uffici giudiziari, sia della Procura che della Questura e in particolare presso la Squadra Antimostro inizialmente diretta dal dott. Ruggero Perugini. Questo dirigente si paleserà l'unico fra gli investigatori ad avvicinarsi seriamente a quanto era sottostante la vicenda degli omicidi seriali e a comprenderne le motivazioni. Sin da subito Gabriella, nelle sue deposizioni a Firenze con l'allora Procuratore Capo Piero Luigi Vigna e con il Sostituto Procuratore Paolo Canessa, nonché in quelle con i funzionari di polizia, instrada faticosamente gli stessi verso una particolare lettura dei delitti delle coppiette e delle loro motivazioni. E a tal proposito, in uno dei primi colloqui con il dott. Canessa, Gabriella parlò della necessità di approfondire in determinate direzioni la pista esoterica mostrandogli la copia di un libro che venne subito trattenuto agli atti dal Sostituto Procuratore con la promessa che in seguito glielo avrebbe restituito – così come mi riferì subito dopo Gabriella – promessa per cui un giorno dovrò recarmi da Canessa per riaverlo. Il libro, intitolato “Pour la Rose Rouge et la Croix d'Or” era di Jean-Pierre Guidicelli de Cressac Bachelerie e riportava tra l'altro la descrizione di un rituale esoterico promosso dal “conte Amedeo Alberti di Catenaia nobile fiorentino e valoroso ufficiale durante la Seconda Guerra Mondiale”, così come si può leggere a pag.105 del libro “Gli affari riservati del Mostro di Firenze” di Gabriella Pasquali Carlizzi e Piero Licciardi.
Non è un mistero che Gabriella ed io, seppur attraverso un percorso di approfondimento durato molti anni, abbiamo considerato la serie dei delitti delle coppiette come un rituale propiziatorio all'affermazione dell'aborto nel mondo e a quanto ne consegue con l'interruzione delle gravidanze e quindi della vita. Un rituale satanico contro la vita che viene a nascere. Un rituale che si compie attraverso l'estrazione e l'assorbimento dell'energia sprigionata durante l'atto amoroso della coppia, sino a un attimo prima del coito e dell'eiaculazione, al fine di catturarne l'energia che con la loro uccisione viene bloccata e deviata a favore del rito, dei suoi partecipanti e delle stesse motivazioni per cui esso viene compiuto. Con i proiettili esplosi dalla Beretta cal.22 si è interrotta, ai fini del rito, non solo di fatto, ma anche simbolicamente la vita che si stava per generare nella donna mentre, a rendere più chiaro e efficace tutto il senso del rituale, alla donna vengono pugnalati o anche escissi seno o pube, e a volte ambedue gli organi, due organi che sono direttamente essi stessi proprio espressioni di vita. Ma questo è solo l'inizio propiziatorio per quanto si voleva che avvenisse a riguardo dell’aborto. E che poi avvenne!
Da quei giorni infatti, dal 1968 in poi in Italia, e nel mondo sino ad oggi, si consolideranno le leggi a favore dell'aborto che verrà consentito con normative diverse in almeno 70 Paesi. Ecco che oggi l'Organizzazione Mondiale della Sanità indica in 56 milioni la media di aborti praticati ogni anno nel mondo. Un successone! Naturalmente solo per chi ne condivide le motivazioni. Per chi invece considera gli embrioni, i cosiddetti feti, individui a tutti gli effetti, l'aborto è di conseguenza un omicidio. Pensate che gli antichi Romani riconoscevano ai nascituri ancora nel grembo delle madri il diritto al nome e all'eredità in caso di morte della madre durante il parto, naturale o cesareo che fosse.
Da quando assieme a Gabriella e ad alcuni amici mi sto occupando di lotta all'aborto ho verificato che almeno il 90% delle persone con cui ne parlo, donne e uomini, ancora oggi non conosce quasi nulla di come avviene un aborto, e persino le stesse donne che lo chiedono per sé o che lo hanno già fatto ne sanno poco o nulla. E qui parliamo degli aborti “normali” ossia di quelli praticati nei primi mesi di gravidanza. Non è difficile vedere oggi su internet con l'ecografia questa pratica abortiva, del terzo o del sesto mese, in cui il bimbo tenta di sottrarsi alla pinza che lo ridurrà in quei pezzi poi disposti nel piattino metallico a lato del lettino operatorio: testa, due gambe, due braccia e tronco che nel caso di “normale” aborto finiranno fra i rifiuti sanitari. Ma poi ci sono gli aborti voluti tardivamente per ragioni varie e consentiti persino anche al nono mese, poi ci sono quelli delle gravidanze commissionate alle donne per il commercio di organi, poi quelli per l'impiego dei feti nella produzione dei cosmetici e altri prodotti dell'industria farmaceutica e per varie altre ragioni e scopi oltre che per la cosiddetta ricerca. In quasi tutti questi casi, poiché organi e organismi per tali impieghi devono essere prelevati assolutamente vivi, i bambini vengono mutilati da vivi e solo di conseguenza poi condannati a morire, cioè uccisi!
Nessun problema morale, etico o religioso! Nessun problema, poiché parliamo solo di grumi di cellule, capito? Un bimbo di sei sette otto o nove mesi è ancora considerato un grumo di cellule o volgarmente un feto! Anche quando viene estratto vivo, mentre strilla uscendo dal grembo materno, per gli scopi suddetti. E, naturalmente solo per chi ci crede, il Padre Eterno dovrebbe rimanere indifferente a tutto questo, anzi premiandoci con la vita e con ogni benessere dopo che avremo distrutto tante vite?
Finalmente però, anche se solo da poco, si studiano vaccini che possano essere prodotti senza considerare gli aborti. Fra tutti riportiamo la notizia del 29.07.2021 da Il Sussidiario.net con cui Davide Giancristofaro Alberti riferisce sulle ricerche che vengono effettuate presso l'Università degli Studi di Milano dove si sta procedendo alla realizzazione del Vaccino LeCoVax2 per la cui preparazione – afferma il prof. Bondi coordinatore del team al lavoro sul progetto – “non utilizziamo assolutamente niente che abbia a che fare con materiale di origine fetale”. Tale vaccino si pensa di somministrarlo con pillole per via orale. “I test sono in corso ed entro il prossimo novembre dovrebbe concludersi la sperimentazione pre-clinica, quindi quella che precede i test sull'uomo”.
Ma i sostenitori dell’aborto, Bonino in testa, dopo aver tanto trafficato consentiranno al Prof. Bondi di completare le sue ricerche nella purezza dei presupposti così come qui espressi?
Foto e didascalie:
- March for Life di Washington 2021
- Il Giardino degli Angeli nel cimitero Laurentino di Roma
- Scienziato alle prese con test medici
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