RESTAURATA E RIAPERTA LA CATTEDRALE DI NOTRE-DAME A PARIGI
Mercoledì 15 gennaio 2025
di Carmelo Maria Carlizzi
Il 7 dicembre scorso a Parigi è stata riaperta la cattedrale di Notre-Dame restaurata dopo il devastante incendio che si era sviluppato tra il 15 e il 16 dicembre 2019. La cerimonia di riapertura della cattedrale è stata assai solenne, così come era stata solenne quella del 26 luglio scorso per l'inaugurazione delle Olimpiadi. Ma ambedue le cerimonie sono state di una solennità particolare, sia quella della riapertura di Notre-Dame, così come particolare era stata quella dell'avvio delle Olimpiadi. Due cerimonie che diversissime per le motivazioni che le dovevano ispirare, sono curiosamente apparse unite da quello che da taluno è stato interpretato come un comune intento dissacratore. E se già della cerimonia delle Olimpiadi si è detto molto per l'utilizzo blasfemo delle immagini che Leonardo da Vinci ha reso eterne con la rappresentazione dell'Ultima Cena, cioè dell'istituzione dell'Eucarestia momento centrale della religione cattolica, della cerimonia a Notre-Dame ancora non pare essere stato colto quanto a nostro avviso ha inteso di nuovo colpire la fede cattolica, nell'intento continuo specie da parte del mondo laico francese, di imporre la pretesa superiorità massonica che in Francia vuole farla da padrona.
Di qui una cerimonia di inaugurazione avvenuta all'interno di un tempio che per l'occasione ha assunto caratteristiche che nulla hanno avuto in comune con la Santa Messa in una cattedrale cattolica. Esponenti politici di ogni Paese che aveva rapporti con la Francia erano stati invitati a presenziare assieme ai rappresentanti di organizzazioni civili e così rendere onore a un potere laico meritevole di fronte al mondo della ricostruzione del tempio. Cioè l'inaugurazione del tempio cattolico restaurato simbolo della Francia, ossia la sua riconsacrazione, non è avvenuta con l'intervento primario delle autorità religiose che sole potevano consacrarlo, ma con l'intervento del mondo laico che non ha quindi riconsacrato un bel nulla. Quell'ara di foggia tutta pagana al centro della cattedrale nulla aveva a che vedere con l'altare ove in tutto il mondo cattolico si svolge il sacrificio eucaristico. Bene ha fatto Papa Francesco a non accogliere l'invito a presenziare da parte delle autorità francesi, che non hanno perso il vizio o l'ambizione, di voler vedere un Papa inchinarsi alla grandeur francese. Se il mondo contemporaneo e il suo potere laico non vogliono inchinarsi al potere spirituale, non devono pretendere il contrario, che cioè la Chiesa e quanto contiene in sé, e in particolare Cristo, si inchini a loro. La Cattedrale di Notre-Dame, per chi ci crede, è anch'essa tempio di Dio, e non il tempio delle realtà laiche mondiali che si sono sedute nelle prime file il giorno dell'inaugurazione. L'ara posta al punto di incrocio delle navate della cattedrale, poi non rappresenta degnamente il cuore dei cattolici francesi, ma vuole indicare dell'altro, che nemmeno ci interessa qui sottolineare. Non ne vale davvero la pena!
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