LEGGETE QUESTA LETTERA A FIRMA DI PAOLO FRANCESCHETTI….ERA IL NOVEMBRE DEL 2008…
QUANTO ORA ACCADE TRA FRANCESCHETTI E LA CARLIZZI… E’ FORSE LA CRISI DEL “SETTIMO” MESE….?
Data: Giovedì, 27 novembre @ 07:45:54 CST
Argomento: Italia
DI PAOLO FRANCESCHETTI
Gentile dott. Corvaglia
In linea di massima potrei condividere quasi tutto quello che dice. E’ vero, Chiesa Viva non è un sito neutrale, ma è decisamente un sito antimassonico. Vero, la Carlizzi è un personaggio strano. Vero, alcuni scritti di Cosco sono molto particolari. Vero, il libro di Epiphanius massoneria e sette segrete non è del tutto attendibile, è chiaramente di parte, e tradisce un punto di vista di matrice cattolica troppo fondamentalista (infatti l’ho anche detto, nel mio sito, nello spazio dedicato ai libri consigliati).
Faccio un po’ di considerazioni sparse.
Innanzitutto lei non dice che ciò che scrivo è falso. Anzi, dice che il mio sito è “prezioso” e addirittura pieno di “splendenti verità” e il mio lavoro di ricerca è “pregevole”. Lei però dice che le mie fonti non sono attendibili e mi fanno perdere di credibilità. E qui dice una cosa parzialmente giusta. Infatti la sua attenzione non dovrebbe accentrarsi sulle mie fonti, ma sulla sostanza. E’ giusto o no ciò che dico? Questo è il problema. Non se la Carlizzi sia seguace di qualche setta, e se Chiesaviva sia un sito cattolico o meno. Quando ascolto qualcuno o qualcosa, cerco di ragionare con la mia testa, non con la testa di un altro; quindi scopro spesso che anche un matto può dire la verità, e anche Gelli, o Riina. Persino Emilio Fede può dire qualcosa di giusto, ogni tanto. E dipende solo da noi filtrare ciò che sentiamo. Pur essendo Buddista, ad esempio, leggo il sito Chiesaviva e lo ritengo attendibile.
Uno dei problemi di chi si occupa di massoneria e poteri occulti è che NON ESISTONO FONTI. Perché in genere chi ha provato a parlare è morto e quelli che non sono morti hanno parecchie difficoltà. Le fonti che io cito sono tra le poche fonti rintracciabili, scritte dalle persone che si sono occupate di queste cose e che sono il prodotto di anni di lavoro; anni di fatiche da parte di chi ha rischiato la vita e la rischia ancora in prima persona. Quindi, al di là della gratuita offensività per le persone che lei ha citato che non meritano questo; al di là del fatto che quelle che ha citato. non sono le “fonti” su cui mi baso, ma casomai prendo da esse degli spunti, per fare un lavoro di ricerca personale, le pongo questa domanda: quali sarebbero per lei fonti attendibili?
Dice che le fonti che io cito non sono attendibili… Bene. Però vede… a me non interessa se la Carlizzi aderisce ad un movimento qualsiasi; non interessa se Cosco scrive (anzi, scriveva, perché è morto) di Ufo e quant’altro; non sono in grado di controllare le cose che diceva e non sono in grado di dare un giudizio su certe cose. Cosco avrà anche parlato di Ufo e sarà stato un lettore della mano. Ma siccome io non ho prove per dire che gli UFO non esistono, mi limito a leggere i suoi articoli e sospendo il giudizio sulle cose che non conosco. Alcune cose invece sono in grado di controllarle da solo. Gli scritti della Carlizzi, sono particolari, e anche io la trovo spesso non del tutto comprensibile per i collegamenti che fa, e per le analisi esoteriche ad essi sottese; ma quando li si capisce aprono un vero e proprio mondo. Sta all’intelligenza di ognuno di noi verificare, controllare, e non dare per scontato che una cosa, solo perché è scritta in un libro, o in un articolo, debba essere giusta.
Perché vede, la Carlizzi sarà pure aderente al movimento da lei citato; ma è l’unica che ha fornito a chi vuole, siano essi giornalisti, avvocati o investigatori, gli spunti giusti per far venire alla luce l’organizzazione massonica che sta al vertice del potere, cioè la Rosa Rossa. La prima nel mondo, credo. Rischiando pure la vita per giunta. E a lei va questo enorme merito. Anzi… a dirla tutta, a mio parere se la Carlizzi è ancora in vita è perché i tentativi di farle del male sono andati a vuoto; e la sua “stranezza” ha permesso ai suoi nemici di attaccarla, evidenziando queste stranezze per farle perdere di credibilità. Hanno cioè preferito una strada diversa dall’eliminazione fisica, ma ciò non toglie che chi le legge può poi giudicare da solo se ciò che dice è vero o no. E per me, dati risultati del suo lavoro, la Carlizzi ha un merito incomparabile e inarrivabile. Se poi vide la Madonna o meno è un problema suo. Anzi. Mi dispiace che io invece non riesca a vederla. D’altronde, mi perdoni, ma citare Introvigne come fonte sulla Carlizzi, è come citare Riina per cercare di capire Cosa Nostra. Per Massimo Introvigne (che ha la libreria esoterica più fornita del mondo, dicono; e che dicono che è stato beccato due volte durante riti satanici, ma lui si è giustificato dicendo che era li per motivi di studio) il satanismo è un fenomeno limitato a poche centinaia di persone in tutto il mondo. E ovviamente la Rosa Rossa non l’ha mai sentita nominare. E gli omicidi rituali in Italia? Non esistono.
Quanto ai miei articoli presumo che il lettore intelligente non prenda per oro colato tutto ciò che scrivo ma verifichi di persona. Il mio intento non è quello di rivelare la verità, ma di operare una ricostruzione del sistema cercando di individuare le idiozie che ci propinano quotidianamente i giornali e i media. Chi legge, ovviamente, lì per lì rimarrà scettico; ma l’importante è che si faccia venire qualche dubbio. Poi, dopo aver letto sui miei articoli che dietro al delitto di Erba c’è la Rosa Rossa, e aver pensato che sono impazzito, successivamente vedrà in TV l’arringa del difensore di Olindo che è terminata con “Rosa sopra ogni cosa”; allora forse avrà un piccolo tassello in più da aggiungere alla ricostruzione del sistema in cui viviamo e potrebbe nascere qualche dubbio. Poi, scrivendo a Travaglio, Santoro, Mauruzio Costanzo, il giudice Caselli, ed altri eroi dell’antimafia, potrebbe farsi un’idea più precisa sull’esistenza della Rosa Rossa e sul potere della massoneria, dall’evasività delle loro risposte. E magari gli verrà la voglia di andare a leggere qualche atto processuale. Di riguardarsi ad esempio tutta la vicenda di Bevilacqua, e di rileggere alla luce delle cose dette dalla Carlizzi tutta la vicenda processuale del Mostro di Firenze, per giudicare da sé. E il lettore scoprirà da sé la verità, non certo grazie a ciò che scrivo io, o che scrive la Carlizzi.
Lo scoprirà grazie all’input dato da alcuni articoli, e al successivo lavoro di osservazione e verifica personale. I miei articoli, insomma, sono un invito ad approfondire, non esprimono una volontà assoluta; sono un invito a far capire alle persone che studiando la massoneria e i suoi simboli si può capire molto meglio il sistema, partendo dall’osservazione dei colori della nostra bandiera (rosso bianco e verde sono i colori rosacrociani per eccellenza), al logo delle nostre Procure della Repubblica (il cui simbolo ufficiale è la stella a cinque punte dentro un cerchio, la stessa stella che compare nel simbolo delle BR ed è proprio la stessa che rappresenta uno dei simboli massonici per eccellenza); dai simboli delle grandi industrie, a quelli dei TG e che compaiono nei veri servizi dei telegiornali, al linguaggio in codice di molti quotidiani (da quello meno evidente del Corriere della Sera, a quello, più evidente, di periodici come “Il Foglio”).
Un altro motivo per cui scrivo i miei articoli, che è poi il motivo per cui non mi interessa se taluni mi possono giudicare un paranoico o meno, è quello di lanciare una sorta di messaggio in bottiglia a tutti coloro che un domani potrebbero trovarsi un parente ucciso in modo anomalo, nell’indifferenza della polizia e degli organi di stampa, o che potrebbero scampare ad un sabotoggio di moto o di auto senza che nessuno creda alla versione del sabotaggio. Se quel giorno la persona in questione si ricorderà di uno dei miei articoli e si farà venire qualche sospetto, e magari questo potrà aiutarla a capire la verità, il mio lavoro avrà avuto un senso. Di tutto il resto, ovverosia del sembrare paranoico, o del fatto di invalidare le mie tesi con le fonti che cito, francamente non mi interessa.
Lei giustamente dice che nel mio articolo sulla Rosa Rossa ho messo alcuni elementi poco verificabili e che possono sembrare psicotici; e mi parla del delitto Meredith. Dice poi che il mio accenno a Remo Croci, il cronista del Tg, come firma del delitto le pare paranoico; è possibile ovviamente, che io mi sbagli, e veda veramente troppe rose e troppe croci anche dove non ci sono; ma se lei sa come funziona il sistema della Rosa Rossa ciò che dico non le sembrerà così inverosimile perché saprà anche che questo è il loro modo di firmare tutto, e ciò è addirittura scritto nei manifesti Rosacrociani pubblicati nel 1600. Il mio articolo era volutamente generico, perché riassumere tutto il sistema della Rosa Rossa in poche pagine sarebbe stato impossibile. L’importante è che abbia offerto uno spunto di riflessione e di ricerca. Ho omesso una marea di cose in quell’articolo. Ho parlato di Benigni e dei collegamenti che il suo film “Il mostro” ha con i delitti del mostro di Firenze, facendo riferimento al delitto di Calenzano del 22.10.1981… si, può pure sembrare paranoico, come lei dice, ma se poi approfondirà da solo la questione scoprirà che Benigni vive proprio a Calenzano e se vede meglio il film… allora vedrà che alcuni particolari non le parranno più tanto paranoici, né frutto di semplici coincidenze. Ho parlato dei messaggi criptati nei testi della canzoni, dei romanzi, ecc., e ho fatto un accenno ai messaggi criptati nell’esame di maturità. Ma ovviamente non c’era tempo per parlare di tutto e ho dovuto fare un fugace accenno a questioni sparse, lasciando poi al lettore il compito di approfondire da solo, negli anni futuri, il discorso. Si perché purtroppo per capire il sistema ci vogliono anni, non giorni. Si tratta in sostanza di ribaltare completamente le certezze che abbiamo avuto per anni, e non è poco. E di guardare con occhi diversi la realtà quotidiana.
Rivolgo quindi a lei l’invito che rivolgo sempre a tutti. Visto che si interessa al mio sito, delle due l’una: 1) o pensa che nel mio sito ci siano un mucchio di idiozie, nel qual caso la invito a non leggerlo più, altrimenti il caso clinico diventa lei, che passa il suo tempo a leggere il sito di un paranoico invece di fare cose più produttive. 2) Oppure ritiene che almeno una parte dei contenuti del mio sito sia corretta. In questo caso intervenga, corregga, apporti contributi positivi, anziché negativi. Anche perché, vede, non ho nessuna pretesa di dire la verità. Anzi. Le cose che dico sono talmente gravi che se un giorno scoprissi di essere un visionario direi a me stesso “meglio per l’umanità” e, conscio di soffrire di paranoia, mi occuperei solo di sport, letture (non massoniche, a questo punto, ma rigorosamente romanzetti o testi religiosi buddisti), gite con gli amici. E la mia vita cambierebbe in meglio, dato che gli orrori di cui mi occupo, non sono per me una passione, ma un dovere, e se qualcuno, o qualcosa, mi liberasse da questo peso, un giorno, sarei il primo ad esserne felice.
PS Scrivo questo poscritto, di rientro dal lavoro, lasciando intatto il resto. La verità è che sono molto incuriosito dal carattere delle persone e cerco di capire, restando sempre con un margine di dubbio. Ad esempio, se lei voleva veramente aiutarmi e fare delle osservazioni, trovando nel mio sito (parole sue) “splendide verità”, avrebbe dovuto scrivermi in privato. E questo mi ha fatto venire qualche dubbio sulle sue intenzioni. Ma tant’è…. Ha preferito scrivere una lettera aperta. E sia. Ho risposto con una lettera aperta non capendo che interesse potessero avere per i lettori di questo blog le nostre domande e risposte. Del resto sono stato dieci anni con una ragazza che poi fece la psichiatra, e di psicologi e psichiatri ne ho conosciuti molti, e posso dire che sono loro i primi ad avere comportamenti assolutamente incomprensibili e sono i primi ad aver bisogno di uno psicologo.
Quindi, pensavo, magari ero io che non ho capito il senso del suo intervento.
Ma, giunto a quest’ora della sera (le otto circa) ho visitato il suo sito ( HYPERLINK "http://lucifero.spazioblog.it" http://lucifero.spazioblog.it). Leggiamo i primi tre articoli: 1) Perizia psichiatrica su Padre Pio. 2) Gli atei sono più intelligenti dei credenti. 3) L’80 per cento dei preti è Gay. Poi prendo altri articoli a caso. “Anatema sulla festa delle zucche (un articolo su Hallowen e i festeggiamenti di questa ricorrenza). Ricapitoliamo.
Lei è uno psicologo.
Mi scrive dicendo che sono paranoico e che le fonti che cito non sono attendibili. Ovviamente non cita quali sarebbero le fonti attendibili. Cita unicamente, a proposito della Carlizzi, Massimo Introvigne; ma citare Introvigne e paragonarlo alla Carlizzi, è come chiedere a Riina cosa ne pensa di Falcone e Borsellino.
In rete troviamo tracce della sua attività di psicologo; ma troviamo anche questo sito (il cui nome è tutto un programma) con gli articoli che ho menzionato, sulle zucche, Padre Pio, e l’intelligenza degli atei.
Io credo di aver capito cosa l’ha spinta a scrivere una lettera aperta. E se visionavo il suo sito già da stamattina mi sarei risparmiato di scriverle le tre pagine di risposta precedenti. Ma ora le ho scritte e le lascio così.
La Carlizzi se l’è un po’ presa, ma si sa, le donne sono spesso più emotive degli uomini e poi forse ancora non aveva visitato bene il suo sito. E Cosco, se ci ascolta, senz’altro si starà facendo qualche risata e non si sarà offeso. Io mi sono fatto delle belle risate, quali che fossero le sue reali intenzioni. E non si arrabbierà se le dico francamente quello che penso: o lei è un matto, o è un genio. Ma propendo per il genio. Ha mai letto la vicenda di Luther Blisset?
Paolo Franceschetti
27.11.08
GRAZIE PAOLO SEI GRANDE…. UN GENIO DI COERENZA…..!
(Parola di Gabriella Carlizzi)
Fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5288
DEDICATA A PAOLO FRANCESCHETTI
[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=8AGk1BBmwN0]
Lasciate i vostri commenti
Invia un commento