Una finestra nuova, per tutti, aperta sulla strada, sul mondo, ... lontana dai poteri, vicina alla gente, ... curiosa, rispettosa, amica, ... aperta allo scambio, alla battuta, al saluto, alla discussione, alla polemica, ...incline alla pace, ... ansiosa di verità, ...anche provocatoria se necessario, ... puntuale, ... intrigante, ... attesa, ............
di Gabriella Pasquali Carlizzi - Lunedì 20 Ottobre 2008

MEREDITH KERCHER: E L’AMERICA DOPO MARIO SPEZI E DOUGLAS PRESTON ORA SCENDE IN CAMPO PER DIFENDERE ANCHE AMANDA KNOX…
“MAMMA SANTISSIMA… BACIAMO LE MANI!”
NEL NOME DELLA STATUA DELLA LIBERTA’, GLI AMERICANI MANTENGONO LA PENA DI MORTE A “CASA LORO”, E COMBATTONO CONTRO LA GIUSTIZIA ITALIANA, FACENDOSI GLI AFFARI DI “COSA NOSTRA”…
E COSI’ DOPO GLI ANATEMI MEDIATICI LANCIATI D’OLTRE OCEANO CONTRO IL PM GIULIANO MIGNINI CHE AVEVA ADDIRITTURA OSATO APPLICARE LA LEGGE PER L’INTOCCABILE MARIO SPEZI, ECCO CHE I COSIDDETTI “ALLEATI” FANNO GLI AVVOCATI DEL DIAVOLO E TORNANO A RILANCIARE MISSILI DI CARTA SEMPRE CONTRO LO STESSO MAGISTRATO…
QUESTA VOLTA E’ AMANDA KNOX LA VITTIMA DELLA GIUSTIZIA E CHISSA’ CHE TANTO CLAMORE NON COMMUOVA ANCORA UNA VOLTA IL “CAPO” DI SCIENTOLOGY, QUEL BELLISSIMO TOM CRUISE PRONTO A PORTARE SUL GRANDE SCHERMO ANCHE LE LACRIME DELLA STUDENTESSA STATUNITENSE…
MA CHE INTERVENTO “SOLLECITO” DAI NOSTRI SALVATORI DELLA PATRIA!
Eppure agli americani non mancano storie di assassini e serial killer, né scene da horror dal vero, fatti di sangue terrificanti e tali da dar lavoro a registi, scrittori, esoteristi, avvocati , politici e candidati al cambio della guardia , che a breve vedrà forse una nota di colore rallegrare la casa tutta bianca.. chissà…

Nonostante questo patrimonio rosso di sangue e nero di vergogna, da qualche tempo a questa parte, la Giustizia italiana sembra attrarre oltre misura lo sguardo degli americani, impegnati in una campagna di “pietismo” del tutto sgradevole se pensiamo che i privilegiati sono persone incriminate per reati gravissimi e che seppure è giusto per tutti il concetto di presunzione di innocenza, questo andrebbe almeno equilibrato con il sospetto della presunzione di colpevolezza.

E dunque perché non lavarsi i panni sporchi di “cosa loro”, e lasciare che i nostri Giudici esprimano un verdetto serenamente, e soprattutto al riparo da interferenze che fanno intendere ben altre trame intessute da interessi occulti che si servono strumentalmente delle disgrazie del nostro Paese?

Oppure dobbiamo pensare che il Cavaliere, la cui crociata contro i Pubblici Ministeri italiani, è ben nota, abbia fatto delega all’amico Bush, pregandolo di ingerire nell’autonomia della nostra magistratura, con uno stile senza precedenti e per il quale le vittime da difendere non sono i morti ammazzati, ma i loro carnefici, seppure presunti?

C’era una volta l’America…
Appunto, una volta, ora però le situazioni sono cambiate, e ciò che un tempo poteva abbagliare dei vostri luccichii come padroni del mondo, ora anche voi di guai da risolvere ne avete fin troppi, a cominciare dai tanti innocenti che attendono la sedia elettrica nel braccio della morte, solo perché non possono pagare le parcelle da capogiro degli avvocati che lavorano a vacazione…
Vale a dire, presentano il conto in termini di ore di impegno… come le domestiche … dette anche colf…in Italia e in America.

E se dai “Dis-Uniti Stati” s’ode uno squillo di tromba, dal Bel Paese risponde uno squillo…
O meglio un tuono rimbomba dalla bocca dei Difensori degli imputati che accusano anche loro i due PM, dottor Mignini e dottoressa Comodi, di essere responsabili delle fuga di notizie, grazie alla quale i giornalisti in tempo reale avrebbero dimostrato di conoscere quanto si era svolto a porte chiuse.

Come se una fuga di notizie fosse addebitabile solo al Magistrato.
E perché no, a soggetti diversi?
E se il PM, sospettasse che la fuga di notizie fosse invece opera dei difensori degli imputati o delle parti civili, o degli uni e degli altri?
E non solo.
Addirittura il PM Mignini, si sarebbe permesso di parlare della personalità di Amanda, in sede di udienza preliminare, senza attendere la sede più idonea, cioè quella del dibattimento nel caso Amanda fosse rinviata a giudizio…

E certo che ci vuole una bella faccia tosta, per parlare in questo modo, quasi a mettere in dubbio lo scontato rinvio a giudizio sia di Amanda che di Raffaele Sollecito, i quali pensiamo che abbiano diritto di difendersi in un’Aula aperta al pubblico, secondo il rito tradizionale di un vero e proprio processo che sarà celebrato in tutti i tre gradi fino ad una sentenza definitiva.

Oltretutto, e qui sta la malafede di chi sta puntando il dito contro la Pubblica Accusa, che è cosa diversa dal difendere il proprio assistito, malafede o ignoranza pura, nel senso che ci si dimentica o si fa finta di dimenticare che nella stessa Aula si sta discutendo in presenza dei tre presunti autori dell’omicidio di Meredith, il processo con rito abbreviato per uno dei tre, Rudy Guede, come dallo stesso richiesto, e dunque essendo il ragazzo di colore incriminato in concorso con gli altri due, Amanda e Raffaele, come è possibile per i PM nelle loro requisitorie, non esporre al Giudice quanto è relativo anche alla personalità di chi si è reso corresponsabile insieme a Rudy?

Questi Principi del Foro, non sanno che per Rudy, il Giudice dovrà esprimere un verdetto?
E che i PM hanno già chiesto la pena dell’ergastolo?
E dunque se il delitto è stato commesso in concorso, non è processualmente possibile prescindere da una esposizione dei fatti tale da sostenere l’impianto accusatorio a carico del Guede, che non si estenda anche ai suoi presunti complici, e valuti di costoro gli aspetti psicologici all’interno dei quali forse si nasconde il movente.

E c’è anche da considerare che la rappresentazione completa delle responsabilità attribuite a Rudy, il quale però non era solo, può anche alleggerire il grado di colpevolezza dello stesso, qualora emerga la presenza di una personalità più forte che possa aver agito su di lui già in uno stato di sovra-eccitazione da droghe ed alcool.

E che la bella Amanda, dotata di fascino ma anche di evidente determinazione, possa essere stata la regista di un rito, e provocato i due soggetti maschili a dimostrare con la violenza chi dei due era il più forte, nel “Mito dell’Eroe Assassino”, è questa un’ ipotesi più che verosimile.

Ma chi c’era al di sopra dei tre?
Qualcuno ha forse conferito ad Amanda il mandato di “Sacerdotessa” nella celebrazione di questo macabro rituale di morte?
Il massacro di Meredith , fu l’iniziazione dei due adepti, Rudy e Raffaele, (R.R. = Rosa Rossa?) per entrare a far parte della Setta di appartenenza nella quale Amanda aveva forse già conquistato un ruolo, quello appunto di reclutare nuovi soggetti mediante l’arma della seduzione?

Tempo fa, ospite in un salotto televisivo durante una trasmissione dedicata al “Caso Meredith”, un noto scrittore, anzi sarebbe meglio dire “il noto scrittore” affermò senza ombra di dubbio, che l’omicidio di Meredith era riconducibile ai delitti del “Mostro di Firenze e Caso Narducci”.
Quale era il “messaggio in codice” che lo scrittore mandò con una simile e lucida affermazione davanti a milioni di italiani?
Cosa e chi hanno in comune queste due vicende?

Innanzitutto Perugia.
Poi il PM Dottor Mignini.
Ma anche lo stesso Giudice, poiché l’Udienza Preliminare fissata per il prossimo 12 Dicembre che vedrà ben 22 imputati eccellenti, (tra i quali Mario Spezi) nell’ambito del “Caso Narducci” ed eventuali collegamenti con i delitti delle coppiette, quell’udienza sarà presieduta proprio dal Giudice dottor Micheli.

Ed in comune questi casi giudiziari hanno anche il “delitto rituale”, dunque l’esoterismo e di conseguenza assai verosimilmente occulti mandanti della Massoneria deviata, che a Perugia la fa da padrona.

Ma a rendere il quadro ancora più inquietante, ora si è aggiunto il comportamento degli americani, comportamento che getta ombre sull’intero scenario e pone in evidenza altri elementi che uniscono di fatto le due vicende, sia nel puntare il dito contro il PM dottor Mignini, e sia nel prendere le difese degli imputati.
Mario Spezi e Amanda Knox, vittime di un’unica e crudele mano, la mano della Giustizia?
Oppure presunti “Eroi del Male” , quello stesso Male che vede dilagare come una contagiosa epidemia il concetto sacrificale nel nome di divinità, e dunque un concetto che decolpevolizza gli stessi protagonisti di un crimine che diviene offerta, ed esce pertanto da chi forse se ne è reso solo strumento?
Perché l’America sta ingerendo nella nostra Giustizia e solo in questi due casi e per questi due imputati?
Gli americani in Mario Spezi ed Amanda Knox chi vogliono difendere, quale realtà tentano di coprire?
La stessa forse che vede “prigionieri del Male” gli studenti dell’ Università di Yale?

Oggi, la famiglia di Meredith Kercher ha chiesto di essere risarcita per decine di milioni di euro.
Eppure sa che Rudy Guede non sarà mai in grado di assolvere a tale richiesta, così come Amanda e Raffaele, studenti che non sanno nemmeno con quanti zeri si scrivono le somme loro richieste. E dunque, ci sia concesso un ragionevole dubbio: a chi è indirizzata questa richiesta di risarcimento di tali proporzioni?
Ad una setta satanica?
Ad una schola esoterica?
Ad una Loggia Massonica italo –americana il cui nome inizia con la lettera C…?

Riflettiamo…

Lunedì 20 Ottobre 2008
Gabriella Pasquali Carlizzi

Lasciate i vostri commenti

Invia un commento

0
I vostri commenti sono sottoposti al controllo dell'editoria.
  • Nessun commento