IL MOSTRO DI FIRENZE DI NUOVA GENERAZIONE – I FRENETICI PREPARATIVI POICHÉ FRA 20 GIORNI SCATTA IL CONTO ALLA ROVESCIA DELL'ANNO CHE PRECEDE IL GRANDE GIUBILEO DEL MOSTRO DI FIRENZE!
mercoledì 2 agosto 2017
di Carmelo Maria Carlizzi
Finalmente! Dopo tanti annunci, ammiccamenti e colpi di teatro estemporanei, alla fine della fiera dagli antri occulti, dai laboratori esoterici più segreti, dalle fiammeggianti fucine, quelle stesse dove si lavorano con regole alchemiche il ferro e il vetro, ci si prepara a far saltar fuori il Mostro di nuova generazione. Proprio quasi a cinquant'anni dalla nascita del primo in quel lontano 21 agosto 1968 o più probabilmente quel 22 subito dopo l’ora zero.
A tal riguardo, dagli scienziati di queste cose sono state fatte uscire, ossia rese visibili, le prime scintille delle lavorazioni già pronte e necessarie per stabilire una continuità.
Per dare inizio alle danze intanto ecco spuntar fuori un ex legionario Giampiero Vigilanti, 86 anni suonati, naturalmente originario del Mugello, da quasi cinquanta serenamente fra i denti di Paolo Canessa, con a suo dire sulla coscienza alcune centinaia di Vietcong ammazzati in Corea, possessore di armi regolarmente detenute e relativi proiettili, notoriamente frequentatore occasionale dei compagni di merenda e di tanti personaggi vivi e defunti balzati o nascosti agli onori delle cronache dell'ultimo mezzo secolo.
Poi gli accenni alla strategia della tensione, alla P2, alle Brigate Nere, a quelle Rosse e quindi alle stragi cosiddette di mafia del '92 e '93. Poi a seconda dei punti di vista si è divagato qua e là come a sondare le prime impressioni su opinione pubblica e addetti ai lavori provenienti dai diversi osservatori politici e non.
L'operazione è grossa! Qui si tratta di rinnovare l'ultimo grande patto di sangue, quello del '92 che permise all'Antistato, complici le varie mafie, di portare al potere in quattro e quattr'otto il fior fiore di quel fitto esercito di più o meno sconosciuti colletti bianchi pronti a occupare – come poi fecero e con quale perizia e avidità lo abbiamo visto – banche, scranni parlamentari, giornali, aziende d'ogni tipo, amministrazioni dello Stato, enti locali e quant'altro reso vacante dopo l'operazione Mani Pulite. Naturalmente riducendo in miseria il Paese, creando giorno dopo giorno e sino ad oggi milioni di disoccupati, guastando il territorio, affondando la morale e l'etica, Un'operazione durata vent'anni e che si è esaurita nella più completa corruzione quando qualche anno fa ci si è accorti che non c'era più molto da spolpare e quindi è stata passata la mano perché qualcun'altro provvedesse a rimpinguare quanto poi al momento opportuno sarà nuovamente aggredito e svuotato.
Ma la nuova operazione è stata anche ben preparata: infatti ai delitti delle coppiette in amore, da tempo si va sostituendo il sistematico rito del femminicidio, in un crescendo solo apparentemente ogni volta più incomprensibile e con molte varianti, ma in particolare sempre con l'affermazione dell'omicidio della compagna da parte dell'uomo che poi a sua volta spesso si uccide, si accusa o si pente rendendo così superfluo l'utilizzo di sicari e maiali vari per attuare la sconfitta dell'amore e della vita nella coppia. Ossia perseguendo comunque, anche se in variante, lo scopo del rito fiorentino.
Fra pochi mesi ci saranno le elezioni politiche e questa volta saranno cavoli amari. Il Paese sta tentando di riprendersi, ma se alla sua guida torneranno, come è possibile, da destra e sinistra quanti l'hanno massacrato, spolpato, sventrato, svenduto, alla caccia di appalti e prebende d'ogni sorta, allora prepariamoci al definitivo affondamento, senza terremoto, dei bei borghi italici, alla fine del lavoro, delle pensioni, delle università, del verde, delle acque pulite...
Intanto scintille vere, seppur simboliche di precisi intenti, continuano a uscire dagli antri di cui dicevamo, e a distruggere il territorio con un crescendo in cui il calore e l'assenza di piogge costituiscono solo l'innesco e l'alibi per tenere accesa l'attenzione. E se non si vuole proprio capire ti accendo le fiamme proprio nel cuore dello Stato, nella tenuta di Castel Porziano, residenza del Presidente della Repubblica, 6.000 ettari di cui un terzo già ridotti in cenere. Ma di posti simili, rappresentativi del Paese, in Italia ve ne sono migliaia, e quindi altrettanti luoghi per portare il ricatto o se volete chiamatelo pure l'assalto allo Stato. A Roma dare fuoco alla collina di Monte Mario o al parco di Villa Borghese non sarebbe ugualmente significativo, sarebbero incendi e basta, o al più ricatti e vendette per storie di secondo piano. A Castel Porziano no, qui il messaggio è diretto con forza ed evidenza al vertice dello Stato, per dire: “Attenti, ci siamo anche noi, nel disporre i vostri programmi non fate finta di non capire!”.
Siamo solo ai primi di agosto, ma già quasi 70.000 ettari sono andati in fumo qua e là per l'Italia, e prima che inizi seriamente a piovere è prevedibile che si arrivi a 100.000 se non al loro raddoppio.
Altre volte mi è piaciuto sostenere, e lo faccio anche ora, come il cittadino italiano grazie alla dieta mediterranea sia riuscito non solo a sopravvivere alle ruberie e agli assalti ai suoi beni, continuando a pagare tasse, mazzette, bollette e pizzo, ma addirittura a ricominciare a crescere come pare stia per avvenire. Qui con l'immissione in circolo del Mostro di nuova generazione si vuole essere certi d'essere per un altro ventennio protagonisti, ma ancor più padroni di quanto si andrà a produrre. Poiché alle mafie e all'antistato fa gola per meccanismi inversi, da un lato produrre o permettere la produzione di contanti con droga, usura, prostituzione e altri simili commerci, ma dall'altro lato riciclare gli stessi contanti in immobili, aziende, fondi di investimento sempre più irriconoscibili come frutto di crimini e perciò ben godibili e ragione di ulteriore potere.
Insomma domenica 5 novembre prossimo si terranno le elezioni regionali in Sicilia e come si fa a non considerare questo evento un banco di prova qualificatissimo proprio dopo quanto sin qui scritto? E poi come arriveremo nel 2018 al giorno delle elezioni nazionali, come avverrà la preparazione della torta del potere e come avverrà la sua spartizione? Scorrerà di nuovo un fiume di sangue per imporre allo Stato le ragioni dei criminali? E quali saranno le nuove vittime sacrificali e con quali criteri saranno prescelte? L'offerta di coppie e coppiette, di bambini e giovanetti sta servendo infatti solo a propiziare il momento clou che precederà lo scontro per l'insediamento dei vincitori in Parlamento e quindi occorre prevenire ogni intento stragista.
Come poi sarà possibile tutto questo è una domanda difficilissima, la più difficile della storia italiana.
Foto e didascalie:
- Giampiero Vigilanti
- I luoghi dei delitti del Mostro di Firenze
- La tenuta presidenziale di Castel Porziano
- Ingredienti tipici della dieta mediterranea
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