mercoledì 25 febbraio 2015
In questo articolo esporrò al lettore quella che ritengo essere una scoperta estremamente rilevante per quanto riguarda i delitti del Mostro di Firenze, ossia la scoperta del codice (o, meglio, di uno dei codici) numerico e simbolico utilizzato in tutti i duplici omicidi. Questo codice da un lato rivela in maniera evidente l’esistenza di un legame profondo che unisce i delitti, di un obiettivo comune che, come vedremo, consiste nell’uccisione della prole attraverso l’uccisione della coppia di amanti e quindi attraverso l’uccisione della capacità generatrice stessa; dall’altro, essendo un codice basato sulle date degli omicidi, sui nomi delle vittime e sui luoghi dei delitti, fornisce considerevoli indizi a sostegno della premeditazione a tavolino dei crimini del Mostro. Veniamo ora all’analisi di questo codice.
Prendiamo la serie dei 7 duplici omicidi del Mostro (quello del 1968 fu infatti probabilmente solo un delitto passionale) e consideriamo i tre aspetti principali di essi, che sono quelli di ogni delitto in genere, ossia la data, i nomi delle vittime e i luoghi dei delitti.
Il primo duplice omicidio avvenne “sabato 14 settembre 1974”, le vittime furono “Pasquale Gentilcore” e “Stefania Pettini”, le quali vennero uccise nel comune di “Borgo San Lorenzo”, frazione “Rabatta”, località “Fontanine”. Associamo quindi ad ogni elemento delle 3 suddette categorie (data, nomi e luoghi) il relativo valore numerico. Per quanto riguarda la data quindi avremo 6 (sabato è il sesto giorno della settimana) + 1 + 4 (i numeri componenti il 14) + 9 (settembre è il nono mese dell’anno) + 1 + 9 + 7 + 4 (i numeri che compongono il 1974). Il risultato è 41, e 4 + 1 = 5. Quindi 5. Per i nomi delle vittime ad ogni lettera dell’alfabeto italiano corrisponde un numero (A = 1, B = 2, C= 3 e così via fino ad arrivare a Z = 21). In questo caso quindi per Pasquale Gentilcore avremo 14 + 1 + 17 + 15 + 19 + 1 + 10 + 5 + 7 + 5 + 12 + 18 + 9 + 10 + 3 + 13 + 16 + 5 = 180 = 1 + 8 + 0 = 9. Per Stefania Pettini 17 + 18 + 5 + 6 + 1 + 12 + 9 + 1 + 14 + 5 + 18 + 18 + 9 + 12 + 9 = 154 = 1 + 5 + 4 = 10 = 1 + 0 = 1. Sommando il 9 di Gentilcore con l’1 della Pettini abbiamo 10 = 1 + 0 = 1. Quindi 1. Veniamo ai luoghi. Anche per essi, come per i nomi, associamo ad ogni lettera il numero corrispondente. Per Borgo San Lorenzo abbiamo 2 + 13 + 16 + 7 + 13 + 17 + 1 + 12 + 10 + 13 + 16 + 5 + 12 + 21 + 13 = 171 = 9. Per Rabatta 16 + 1 + 2 + 1 + 18 + 18 + 1 = 57 = 5 + 7 = 12 = 1 + 2 = 3. Per Fontanine 6 + 13 + 12 + 18 + 1 + 12 + 9 + 12 + 5 = 88 = 8 + 8 = 16 = 1 + 6 = 7. Quindi sommando il 9 di Borgo San Lorenzo al 3 di Rabatta e al 7 di Fontanine otteniamo 19 = 1 + 9 = 10 = 1 + 0 = 1. Sommiamo adesso il 5 della data all’1 dei nomi e all’1 dei luoghi e otteniamo 7. Quindi il numero del primo dei delitti è 7.
Procediamo ora con lo stesso metodo per tutti gli altri delitti, ripercorrendo però il procedimento in maniera più sintetica, tanto il lettore potrà verificare facilmente da sé tutti i passaggi. Per il secondo delitto (data: sabato 6 giugno 1981; nomi: Giovanni Foggi, Carmela De Nuccio; luoghi: Scandicci, Mosciano, Villa Bianca, rispettivamente comune, frazione, località) abbiamo come numero della data l’1, come numero dei nomi il 6, come numero dei luoghi il 2. Il risultato della loro somma è 9. Dunque il numero del secondo delitto è 9.
Per il terzo delitto (data: giovedì 22 ottobre 1981; nomi: Stefano Baldi, Susanna Cambi; luoghi: Calenzano, Travalle, Bartoline, rispettivamente comune, frazione, località) abbiamo come numero della data l’1, come numero dei nomi il 5, come numero dei luoghi il 2. Il risultato della loro somma è 8. Dunque il numero del terzo delitto è 8.
Per il quarto delitto (data: sabato 19 giugno 1982; nomi: Paolo Mainardi, Antonella Migliorini; luoghi: Montespertoli, Baccaiano, rispettivamente comune e frazione, la località non c’è) abbiamo come numero della data il 6, come numero dei nomi il 4, come numero dei luoghi l’8. Il risultato della loro somma è 18 = 1 + 8 = 9. Dunque il numero del quarto delitto è 9.
Per il quinto delitto (data: venerdì 9 settembre 1983; nomi: Horst Wilhelm Meyer, Jens Uwe Rusch; luoghi: Scandicci, Giogoli, rispettivamente comune e frazione, la località non c’è) abbiamo come numero della data l’8, come numero dei nomi il 7 (per i nomi in questo caso si deve considerare l’alfabeto latino di 26 lettere poiché sono presenti lettere come la W e la Y non presenti in quello italiano, e quindi per es. alla R corrisponderà non più il 16 ma il 18), come numero dei luoghi il 3. Il risultato della loro somma è 18 = 1 + 8 = 9. Dunque il numero del quinto delitto è 9.
Per il sesto delitto (data: domenica 29 luglio 1984; nomi: Claudio Stefanacci, Pia Rontini; luoghi: Vicchio, Boschetta, rispettivamente comune e località, la frazione non c’è) abbiamo come numero della data il 2, come numero dei nomi il 4, come numero dei luoghi il 6. Il risultato della loro somma è 12 = 1 + 2 = 3. Dunque il numero del sesto delitto è 3.
Per il settimo delitto (data: domenica 8 settembre 1985; nomi: Jean Michel Kraveichvili, Nadine Mauriot; luoghi: San Casciano Val di Pesa, Scopeti, rispettivamente comune e località, la frazione non c’è) abbiamo come numero della data il 2, come numero dei nomi l’1 (per i nomi anche in questo caso come nel delitto del 1983 si deve considerare l’alfabeto latino di 26 lettere), come numero dei luoghi il 6. Il risultato della loro somma è 9. Dunque il numero del settimo delitto è 9.
Dei sette duplici delitti, quattro di essi hanno quindi come numero rappresentativo il 9, mentre gli altri tre hanno il 7, l’8 e il 3. E tuttavia, guarda caso, 7 + 8 + 3 = 18 = 1 + 8 = 9. E quindi abbiamo cinque volte il 9: quattro volte nei delitti che hanno il 9 come numero rappresentativo e una volta come risultato della somma dei numeri degli altri tre delitti. Ora, 9 x 5 = 45. E 4 + 5 = 9.
Ma, potrebbe dire il lettore: “Perché visto che nei delitti del Mostro il tema principale è la coppia non consideriamo anche i luoghi secondo lo schema della coppia? In fondo, nell’analisi che abbiamo appena fatto, le date sono costituite da 4 elementi (giorno della settimana, giorno del mese, mese ed anno), che quindi potremmo vedere come un insieme di 2 coppie (2 + 2) ossia ‘una coppia di coppie’, e i nomi delle vittime sono sempre una coppia, essendo le vittime sempre due. Mentre invece abbiamo visto che i luoghi di alcuni delitti a volte sono costituiti da 3 elementi (comune, frazione e località)”. Va bene! Accontentiamo anche il lettore ossessionato dalla simbologia della coppia, vediamo cosa ne esce fuori! Basterà esaminare i 3 delitti in cui i luoghi sono 3 invece che 2 (e cioè quello del 1974, e i due del 1981) e porre attenzione in essi, per quanto riguarda i luoghi, solo ai comuni e alle frazioni, senza considerare le località. Senza entrare nel dettaglio dei calcoli, vediamo che seguendo il metodo già esposto sopra si presenta la seguente situazione.
Per il delitto del 1974 il numero dei luoghi (Borgo San Lorenzo e Rabatta) sarà 228 = 2 + 2 + 8 = 12 = 1 + 2 = 3, e non più l’1 come quando abbiamo considerato anche la località Fontanine. Mentre il numero della data, ossia il 5, e quello dei nomi, ossia l’1, rimangono tali. Sommando ora il 3 dei luoghi al 5 della data e all’1 dei nomi viene fuori il 9.
Per il delitto del giugno 1981 il numero dei luoghi (Scandicci e Mosciano) sarà 140 = 1 + 4 + 0 = 5, e non più il 2 come quando abbiamo considerato anche la località Villa Bianca. Mentre il numero della data, ossia l’1, e quello dei nomi, ossia il 6, rimangono tali. Sommando ora il 5 dei luoghi all’1 della data e al 6 dei nomi viene fuori il 12 = 1 + 2 = 3.
Per il delitto dell’ottobre 1981 il numero dei luoghi (Calenzano e Travalle) sarà 159 = 1 + 5 + 9 = 15 = 1 + 5 = 6, e non più l’8 come quando abbiamo considerato anche la località Bartoline. Mentre il numero della data, ossia l’1, e quello dei nomi, ossia il 5, rimangono tali. Sommando ora il 6 dei luoghi all’1 della data e al 5 dei nomi viene fuori il 12 = 1 + 2 = 3.
Per gli altri quattro delitti i luoghi sono sempre due e rimane tutto come nella precedente analisi. Dunque il delitto del 1982 avrà come numero rappresentativo il 9, quello del 1983 il 9, quello del 1984 il 3, e quello del 1985 il 9.
Quindi, considerando i luoghi secondo lo schema della coppia, abbiamo anche questa volta la situazione in cui quattro dei sette delitti hanno come numero rappresentativo il 9. E anche in questo caso la somma dei restanti tre delitti dà come risultato il 9, ma in maniera molto più perfetta. Infatti questi ultimi hanno tutti come numero rappresentativo il 3, e non uno il 7, l’altro l’8 e l’altro ancora il 3 come era precedentemente. E 3 x 3 = 9! Che bella coincidenza! Perciò abbiamo nuovamente cinque volte il 9 e 9 x 5 = 45. E 4 + 5 = 9.
Insomma, l’analisi numerologica dei delitti del Mostro ci porta a concludere che sia che in questi delitti consideriamo la data, i nomi delle vittime e la totalità dei luoghi, sia che in essi consideriamo la data, i nomi delle vittime e solo le coppie di luoghi, il risultato è sempre la costante presenza del numero 9, e del numero 45 dato dalla somma dei cinque 9. E il 45, come tutti i multipli del 9, a sua volta è composto da numeri che sommati tra loro danno come risultato il 9. Tutto ciò non solo è abbastanza sbalorditivo ma è anche un forte indizio a favore della tesi per cui i delitti del Mostro erano premeditati a tavolino. E’ difficile pensare che questa ricorrenza del 9 sia casuale. Possibile che il caso ha voluto che quattro delitti su sette avessero come numero rappresentativo il 9, e che gli altri avessero numeri che sommati tra loro danno come risultato comunque 9? Sì, certo che è possibile, ma è altrettanto certo che è assai improbabile.
Ma ancora più sbalorditi si rimane una volta indagato sul significato di questi due numeri, il 9 e il 45. In questo ci può venire in soccorso la cara vecchia Smorfia napoletana. Secondo la Smorfia il significato del 9 è la “Figliolanza”, ossia la prole. Sempre secondo la Smorfia il significato del 45 è il “Vino” e, più precisamente, il “Vino buono”. Ora, sarà un caso che sommando i numeri corrispondenti alle lettere della parola “figliolanza” si abbia come risultato il 9? E così anche per la parola “vino” (mi si conceda di tralasciare l’aggettivo “buono”)? Vediamo. Per “figliolanza” ecco che 6 + 9 + 7 + 10 + 9 + 13 + 10 + 1 + 12 + 21 + 1 = 99 = 9 + 9 = 18 = 1 + 8 = 9!. Per “vino” abbiamo 20 + 9 + 12 + 13 = 54 = 5 + 4 = 9! E 9 + 9 = 18 = 1 + 8 = 9! Incredibile!!! Possiamo dire che i delitti del Mostro di Firenze rimandano in maniera ossessiva al numero 9. Ma queste due parole (e qui sta il bello!), “figliolanza” e “vino”, che rappresentano il 9 e il 45, non vi ricordano qualcosa? Al lettore attento non potrà certamente sfuggire che nel delitto del ’74 nella vagina di Stefania Pettini fu infilato un tralcio di vite. Come è evidente, la vagina, l’organo femminile deputato alla generazione, rimanda alla “figliolanza”, mentre il tralcio di vite rimanda al “vino”. Quindi la figliolanza e il vino, che come si è visto vengono proposti in tutti i delitti sotto la forma numerica del 9 (o comunque di altri numeri che sommati tra loro danno 9) e del 45, nel primo delitto vengono addirittura rappresentati concretamente dalla vagina e dal tralcio di vite, perché in quanto primo delitto deve essere quello che maggiormente esprime i significati esoterici comuni a tutti i delitti. Ora, il vino a sua volta rimanda al sangue e quindi in tutti i delitti, e in particolare in quello del ’74, quello che viene celebrato è un rito di morte in cui la figliolanza, la prole, viene lordata di sangue, viene uccisa, se ne impedisce la nascita. Figliolanza e vino insieme hanno come significato simbolico “l’uccisione della prole”. E questo in tutti i delitti avviene attraverso l’assassinio della coppia. E non ha importanza se la coppia uccisa sia, come nell’ ’83, una coppia omosessuale. Infatti anche questa coppia come si è ampiamente visto rappresenta, attraverso la data, i nomi e i luoghi, i numeri 9 e 45, e quindi la figliolanza e il vino, ossia “l’uccisione della prole”; anche se forse in maniera più imperfetta rispetto agli altri delitti, nei quali la coppia uccisa non rappresentava solo numericamente questa uccisione della prole ma anche di fatto in quanto la coppia era realmente in grado di generare prole.
E’ giusto concludere l’articolo individuando il colpevole e mandante supremo di questi delitti. Costui è Satana il quale, come si è ampiamente mostrato in precedenti articoli di questo sito, ha come fine quello di distruggere e offendere attraverso i suoi emissari e adoratori in terra la capacità generatrice della coppia umana, capacità per cui ha da sempre invidiato il genere umano.
Ah! Dimenticavo. Un’altra chicca per il lettore. Osservate le iniziali delle date, dei nomi e dei luoghi dei delitti. Per es. in quello del ’74 (data: sabato 14 settembre 1974; nomi: Pasquale Gentilcore, Stefania Pettini; luoghi: Borgo San Lorenzo, Rabatta, Fontanine) abbiamo per la data “S” e “S”, per i nomi “P”, “G”, “S” e “P”, e per i luoghi “B”, “S”, “L”, “R”, “F”. Fate ora la stessa cosa per tutti gli altri delitti e provate a vedere quali sono le due iniziali più frequenti…
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