Una finestra nuova, per tutti, aperta sulla strada, sul mondo, ... lontana dai poteri, vicina alla gente, ... curiosa, rispettosa, amica, ... aperta allo scambio, alla battuta, al saluto, alla discussione, alla polemica, ...incline alla pace, ... ansiosa di verità, ...anche provocatoria se necessario, ... puntuale, ... intrigante, ... attesa, ............

…..LA PARTECIPAZIONE DI MASSA PER IL NUOVO PARTITO DEMOCRATICO, E’ STATA L’ESPRESSIONE DI UNA VERA SPERANZA DEGLI ITALIANI CHE A STENTO SOPRAVVIVONO, OPPURE SI E’ VOLUTO DARE UN CALCIO PREVENTIVO ALL’ATTUALE GOVERNO, MA ANCHE ALL’IPOTETICA ALTERNANZA CON UN NUOVO GOVERNO BERLUSCONI?
GLI ITALIANI HANNO PAGATO UN EURO PER OGNI VOTO, PER DIRE A PRODI E AL CAVALIERE: “RITIRATEVI, CI AVETE DELUSO, E RIDOTTI ALLA FAME”?
SARA’ DAVVERO VELTRONI COLUI CHE PORTERA’ IL NOSTRO POPOLO VERSO LA TERRA PROMESSA….?

 

Un fatto è certo: i risultati delle cosiddette “primarie” hanno risvegliato un Paese deluso, demotivato, un Paese che tuttavia ha dato prova di non essersi arreso, anzi ci siamo messi le mani in tasca, grattando gli ultimi spiccioli, spinti evidentemente dalla speranza, dalla positività che caratterizza l’animo della nostra gente.

Ma che cos’è che ha fatto riaccendere questa scintilla di entusiasmo?
L’idea di un nuovo partito politico, o l’uomo Walter Veltroni?

Le numerose promesse di un cambiamento, millantate in passato dalla nascita di nuovi Partiti, non hanno mai ottenuto, nemmeno quando si annunciava la rinascita di un Paese moribondo, una partecipazione di massa, così come si è verificato questa volta.

Dunque è legittimo dedurre che la gente non creda più nella Politica in quanto tale, ammesso che ancora esista il concetto di Politica: tutti sanno che le cose non cambiano perché nasce un nuovo Partito, tuttavia si guarda all’”Uomo”, ed è nell’uomo che si è ancora disposti a riporre fiducia.

E allora val bene la pena di conoscere un po’ più da vicino “ l’uomo Walter Veltroni”, il cui carisma lo si è subito riscontrato, numeri alla mano.
Cos’è che di questo uomo, attuale Sindaco della Capitale, ha attratto oltre tre milioni e mezzo di cittadini, di cui la gran massa, me compresa, non avrà mai avuto modo di conoscerlo da vicino, di parlarci, di farsi un’idea personale, attraverso un contatto umano?

E’ pur vero che lo si è visto in televisione, o sui giornali, e si sarà compreso il suo pensiero,
la sua dialettica, la sua preparazione, come pure i suoi modi di discutere con gli avversari o anche con i suoi vicini di casa nel senso politico, ma sono state le stesse opportunità di cui hanno goduto tutti gli aspiranti a governare l’Italia, alcuni dotati di un’oratoria anche migliore di Veltroni, tuttavia nessuno, in sede di primarie a pagamento, ha conquistato tanti consensi, e soprattutto l’entusiasmo, i volti sorridenti, fino a sembrare i tifosi di una squadra che non può perdere, se in campo è sceso un campione vero.

A questo punto, per correttezza, sarà bene che io chiarisca che le mie idee politiche non sono di sinistra, nonostante avendo fatto politica, ho avuto modo di conoscere uomini di sinistra dei quali mi affascinava la cultura, la conoscenza della storia, il loro perbenismo, tutte qualità che sembravano in contrasto con l’idea collettiva del “comunista”, spesso associato ad un modello di uomo, il cui unico interesse è portare a casa un pezzo di pane.

Ricordo in particolare la figura di Berlinguer, quando abitando vicini lo incontravo alla Messa della domenica, così come non posso non apprezzare un Bertinotti, o una ex presidentessa della Camera, Nilde Iotti, o la chiarezza dialettica di Diliberto, e potrei citarne altri, tutti con caratteristiche di educazione, rispetto verso gli altri, insomma persone che con il proprio comportamento nella vita privata, sicuramente arricchiscono l’ideologia in cui si riconoscono.

Dalla mia famiglia d’origine ebbi un’educazione di destra, ma al tempo della contestazione giovanile, fui una sessantottina impegnata, vedevo in mio padre il “padre padrone”, e pertanto condividevo le problematiche che emergevano da gruppi ancora disarmati, ma chiaramente di sinistra. Ne feci anche parte, ma quando qualcuno reclutò le idee dei miei compagni, armando loro la mano, il mio impegno sul dibattito tra persone colte ed intelligenti, cessò immediatamente, e soprattutto compresi che a cavalcare anni di sangue, sarebbero stati gli aspiranti alle poltrone del potere che approfittarono di studenti proiettati a cambiare una società ingiusta, ove dominava l’arroganza di uomini che se ne fregavano dei problemi altrui, divorando finanche il diritto allo studio, in chi non aveva i mezzi per esprimere il proprio talento.

Vennero poi gli anni della Democrazia Cristiana, ed anche lì trovai del buono, riconoscendomi nei principi che identificano un cattolico, principi che ancora difendo e con maggiore consapevolezza.
Ero e sono contro l’aborto, contro il divorzio, contro il permissivismo esasperato che dall’America giungeva per la prima volta in un Paese abituato a rispettare le regole, e finito nella depravazione, in una caduta crescente di ogni valore morale....page...

Mi chiedevo come facessero quelli che chiamavo i “Demoni Cristiani” ad andare a Messa tutte le mattine alle sei, e qualche ora dopo stringere i patti più scellerati con i Presidenti d’oltreoceano, privi di memoria storica, accecati dal luccichio del dio denaro, e sempre pronti a lanciare bombe sui popoli privi di difese, al solo scopo di appropriarsi delle ricchezze del sottosuolo, il petrolio, le pietre preziose, innescando logiche di assistenzialismo, anziché creare in loco il benessere derivante dai loro stessi territori.

E tutto questo servilismo del nostro Paese verso l’America, un servilismo eterno, solo perché ci salvarono dalla dittatura….?
Dimenticandosi, della pena di morte che spesso uccide innocenti, dimenticandosi del razzismo di quartiere dove un nero di pelle non può entrare senza rischiare il linciaggio, fino alla morte….. Dimenticandosi, che se in Italia c’era un certo tipo di Mafia, là dove la materia del contendere era la terra, o l’avversità tra famiglie che pur si tramandavano odio di generazione in generazione, oggi, per essere laureati in Mafiosità, bisogna frequentare le scuole ove si specializzò un Buscetta, un Badalamenti un Totò Riina…. Tralasciando nomi del mondo dello spettacolo, della musica dell’Arte….

L’impoverimento della nostra politica è stato e continua ad essere causato da questa promiscuità tra la nostra civiltà e un Paese che pretende la vita dei nostri soldati, dei nostri figli, sempre per quel debito eterno che sembra maturare interessi da usurai, anziché estinguersi.

Possiamo chiamare politica quella di Berlusconi, o quella di Prodi, o quella di Casini?
No, al massimo possiamo distinguere il modo di amministrare le nostre povertà.
Potevamo chiamare politica, quella di Andreotti, ma perché?
Perché nessuno ebbe il coraggio di scrivere in prima pagina, “Assolti Andreotti e Badalamenti”….
Tutti titolarono: “Assolto Andreotti”….
E nessuno comprese che ancora una volta, l’assoluzione dell’uomo più potente d’Italia, giunse da oltreoceano….

E siamo così giunti ai giorni nostri, con una politica morta, e un germoglio verde nel deserto degli ideali, che ha risvegliato la speranza di un popolo ormai estenuato dalla fame,dai sacrifici, dalla miseria che ha preso il posto della povertà.

E Veltroni che c’entra in tutto questo?
Qual è stata la sua bacchetta magica?

Io credo che ben pochi si siano scossi in vista di un partito nuovo, in fondo l’uno vale l’altro, basti vedere il sodalizio tra l’ex magistrato Di Pietro e coloro, compreso Prodi, che pur sentirono il tintinnio delle manette di tangentopoli, anche se poi, l’esoterista di Gradoli, se la cavò per il rotto della cuffia.

E allora, un atto anticipato di fiducia, in un Veltroni che potrebbe deluderci, sulla scia dei suoi predecessori?

No, la mia convinzione è che nella gente sia scattato un sentimento a pelle, irrazionale, basato sull’uomo e solo sull’uomo, su colui che appena è fuori dagli impegni politici, dimostra l’amore verso il prossimo, diviene il suo autentico motivo di vita.

Ricordo una sera, quando Veltroni raccontava in televisione l’origine di un suo libro…
Gli regalarono un Cd di Jazz, il cui autore era Luca Flores, suicida, ancora giovane, ossessionato dalla follia.
Veltroni non conosceva la storia di questo musicista, ma appena iniziò ad ascoltare la sua musica, fu come se una nuova vita, entrasse nella sua sfera emotiva, al punto di cercarlo, voleva incontrarlo, tanto quella musica sembrò parlargli.

E così seppe che il giovane musicista si era suicidato, in preda ad una follia fatta di voci che un giorno gli dicevano di essere stato lui ad uccidere sua madre, e un altro giorno lo convincevano di essere il vero Mostro di Firenze.
Finchè una notte, Flores, fece tacere per sempre queste voci.

Veltroni aveva gli occhi lucidi di lacrime, e sfogò il suo dolore in un libro, “Il disco del mondo”, da cui si è ispirato un film.

Ma quella musica, accompagna Veltroni, durante le sue giornate, là dove nessuno guarda, tra il dolore di gente disperata, fino a non vedere più i confini che separano i popoli.

Ed è sempre lui, Veltroni, che va in Africa, che aiuta con le sue stesse mani i dimenticati dal resto del mondo. E sta educando i nostri figli, portando scolaresche intere, nelle tribù africane, dove ancora oggi, otto persone su dieci contraggono il virus della poliomielite…

Ed ecco la sorgente del suo successo in queste primarie, una sorgente che zampilla limpida e inesauribile del sentimento della solidarietà, della umanità, della pietas cristiana…
Anche se lui dice: “Credo di essere ateo….”….Mentre vive in conformità con il Vangelo.

“Forse un giorno cambierai nome al tuo partito, caro Veltroni, quando dopo aver terminato la tua carriera, sarai finalmente libero di andare là dove ti porterà il tuo cuore….
Ora, guarda alla nostra Africa, che pure c’è, in questa Capitale, nascosta dietro ogni angolo, resa invisibile dagli splendori della città eterna, o dalla cecità di chi governandoci, rifiutò in occasione di un G8 di stringere la mano ad una rappresentante di colore.
Auguri…. Walter, da Gabriella Carlizzi….

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