E’ il caso di dire “povera Italia!”… se siamo giunti al punto di vedere indagati l’attuale Ministro della Giustizia e la di lui moglie, anche lei investita di cariche pubbliche regionali, e posta per esigenze cautelari agli arresti domiciliari.
D’altra parte, quante volte lo stesso Ministro Mastella, oggi meno “Clemente” del solito, ha invitato i cittadini italiani ad avere fiducia nella Giustizia, nell’operato della Magistratura, difendendone la assoluta indipendenza da qualsivoglia ingerenza politica , convinto che gran parte dei mali che opprimono il nostro Paese, sia dovuto a troppa clemenza verso coloro che violano le Leggi fino a calpestare la certezza del diritto, unico punto di riferimento per chi spesso rimane una intera vita in attesa di Giustizia, mentre si assiste all’eccessivo garantismo in favore di criminali che restano a piede libero, grazie all’applicazione dei codici di procedura.
Possiamo dunque affermare che Legge e Giustizia anziché essere complementari e in perfetto equilibrio tra di loro, vengono a trovarsi in aperto conflitto, quantomeno da un punto di vista morale ed etico, per il concetto che la pubblica opinione ha di giustizia, rifiutando di calarsi in ciò che è regolato nel nostro ordinamento giudiziario, ove i fatti che si esaminano ai fini di una sentenza assumono un valore di verità processuale che spesso non coincide con la verità sostanziale, oggettiva.
E dobbiamo anche ribadire, sempre riferendoci al nostro ordinamento giudiziario, che vige il concetto di presunzione di innocenza per chiunque sieda sul banco degli imputati, fino all’emissione della sentenza definitiva, in sede di Corte di Cassazione.
Certo che siano finiti nei guai giudiziari proprio il Ministro della Giustizia e consorte, lascia non poco sconcerto, e non tanto per il rigoroso urlare di Beppe Grillo, quanto per quelle più pacate riflessioni che portano gli elettori a sentirsi traditi per avere dato il proprio voto a chi comunque potrebbe rivelarsi non degno di rappresentare né chi lo ha eletto, né il Ministero più delicato.
Potrebbe….
Valga pure il condizionale, ma se un Pubblico Ministero ha potuto procedere in atti istruttori a carico di nomi tanto illustri, ci sia lecito pensare che il magistrato è in possesso di prove che, forse più che in altri casi, esigono chiarezza e verità.
Stando ad un’analisi storica a ritroso, possiamo anche ipotizzare che il coraggioso Pubblico Ministero può ritenere rovinata la propria carriera, al pari di tanti suoi colleghi per i quali, è bastato che nel pieno esercizio dei loro poteri doveri, pestassero un piede a chi siede sulle poltrone dei Palazzi, per pagarla amaramente, alcuni addirittura con la propria vita.
Non dovrebbe essere questo il caso di Mastella, se non altro per non rischiare di essere sconfessato nel nome che porta, e che speriamo metta in pratica nei confronti dei magistrati che lo indagano, e che di certo hanno verificato che si chiama “Clemente”…
……specie se come ha più volte dichiarato durante l’amaro sfogo che ha commosso perfino gli schermi televisivi, si ritiene totalmente estraneo lui e sua moglie, a tutti i reati che gli sono stati contestati.
E veramente così come molti del suo Partito invocano “Clemenza per Clemente” anche Lei signor Ministro, sia Clemente… con la Giustizia…
In ogni caso, il Ministro può considerarsi pur nella sventura, fortunato, in quanto il can can dei mass media sembra guardare non tanto al caso giudiziario, e nel merito dei fatti contestati agli indagati, quanto al destino del Governo Prodi, difficile da immaginare, in quanto seppure la Camera e il Senato dessero la fiducia, e il problema si ridurrebbe ad un rimpasto, una simile soluzione apparirebbe oltremodo impopolare, e sufficiente a non ripetere il voto alle prossime consultazioni.
La stampa di potere prudentemente evita di entrare nel merito della decisione degli inquirenti, non si sa mai, anche perché non è da escludere l’ipotesi che l’ex Guardasigilli ci ripensi, magari implorato dal Presidente del Consiglio, se non dovessero tornare i conti, e nel giro di poche ore torni a sedersi sulla sua prestigiosa poltrona….. meglio attendere, prima di sbattere il “Mostro” in prima pagina…..
Ma saranno veri i fatti contestati al Ministro e signora?
Come si fa a non chiederselo, in un momento in cui ci si preparava a presentare proprio a Mastella una lunga serie di interrogazioni con richiesta di risposta scritta, relativamente ad inchieste che scottano, e di cui, a distanza di decenni, non si vede l’ombra della verità?
Alla fine il Ministro ringrazierà i suoi accusatori, quando valuterà la pesantezza di ciò che alcuni Deputati si preparavano a chiedergli, e l’imbarazzo di dover rispondere a domande sul Mostro di Firenze, o sulla Strage di Ustica, per non parlare del traffico di organi che avviene ormai da anni in alcune cliniche private non lontano dal suo paese d’origine….
Pensate, organi di bambini brasiliani, che mentre vanno a scuola vengono appositivamente investiti, caricati in fretta e furia da un’ambulanza già sul posto che si dirige all’aereoporto dove ad attendere i poveretti un aereo privato pronto a decollare verso l’Italia…..ed ecco attenderlo all’atterraggio nell’aeroporto del paese della Strega un’altra ambulanza.
La destinazione è nota, la sala operatoria è pronta, e mentre il piccolo brasiliano muore, i suoi organi già sono stati smistati. Sempre dopo essere passati alla cassa…… che non rilascia ricevute…!
E chissà, se dopo aver terminato le indagini sull’inchiesta del Ministro, che come tale ha un diritto di priorità, gli stessi magistrati non si trovino sulla scrivania i fascicoli di tanto orrore, che ancora una volta vede come protagonisti i bambini?…..
Noi, ce lo auguriamo……
NOTIZIA DELL’ULTIM’ORA: APPRENDIAMO, IN CHIUSURA DI QUESTO ARTICOLO, CHE IL GOVERNO PRODI E’ CADUTO…. IL VIA ALLE CONSULTAZIONI….
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