A MACERATA QUESTA VOLTA IL RITO ELETTORALE PROPIZIATORIO SI SVOLGE CON LA MOSSA DEL CAVA...LIERE
venerdì 2 marzo 2018
di Carmelo Maria Carlizzi
Ero da tempo alla ricerca di elementi che rispondessero alla domanda su “cosa avrebbero fatto questa volta i poteri dell'Antistato nell'imminenza delle elezioni politiche di domenica 4 marzo per insediarsi con programmi rinnovati e rafforzati nuovamente al potere, così come fecero con le stragi di magistrati e di altri, prima e dopo le elezioni del 7 aprile 1992. La risposta sembrerebbe purtroppo essere arrivata con il ritrovamento il 31 gennaio del corpo di Pamela Mastropietro, la sventurata ragazza romana di 18 anni drogata, uccisa e poi smembrata in tanti pezzi sembra da tre giovani migranti nigeriani: Desmond Lucky, 22 anni e Awelima Lucky, 27 in quanto richiedenti asilo e uno irregolare, Innocent Oseghale, 29 anni.Sono loro i tre presunti assassini di Pamela Mastropietro, tre richiedenti asilo all'Italia. L'orribile fatto accaduto nel capoluogo marchigiano mi ha riportato alla memoria l'altrettanto orribile episodio della Bibbia narrato nel libro dei Giudici al cap. 19. In esso si racconta come un levita giunto quale forestiero nella città di Gabaa in Giudea abbia a sua volta, al culmine dell'indignazione, smembrato in dodici pezzi il corpo della sua concubina da lui trovata morta al mattino, dopo che era stata violentata per tutta la notte dai malvagi abitanti della città presso cui loro due avevano trovato ospitalità per la sera.
E ancora come poi lo stesso levita ne abbia inviato un pezzo del corpo a ciascuna delle dodici tribù d'Israele quale severo ammonimento contro la tribù di Beniamino a cui apparteneva quella città con i suoi violentatori, a mostrare di cosa si erano resi colpevoli costoro verso degli ospiti innocenti e quindi sacri.
A seguito di questo fatto sconvolgente le altre undici tribù d'Israele erano insorte per lo sdegno muovendosi in armi contro la tribù di Beniamino che verrà così severamente punita sin quasi all'annientamento. Stavolta però la città prescelta per l'applicazione della violenza stragista preelettorale non è al Sud in Sicilia, a Palermo dove nel '92 alcuni magistrati con un Falcone e un Borsellino pretendevano di affrancare il Paese dalla mafia e dalla corruzione, mettendosi di traverso alla trionfale avanzata verso il Nord della criminalità organizzata. I due magistrati avevano allora intravisto come l'abbraccio mortale della mafia non fosse più solo con il mondo politico, bensì, superando nella sua avanzata il Centro Italia, andasse a risalire lo Stivale sino ad incontrare, e da essi invocata, i poteri forti del mondo dell'industria e della finanza. Stavolta siamo quindi al Nord dove il buonismo italiano aveva un tempo la sua bandiera, ma che ora si propone di dare una degna collocazione agli inesauribili e immensi capitali liquidi e neri della criminalità organizzata che con pizzo, droga, estorsioni, corruzione, concussione, usura e prostituzione intende sostituire meritoriamente le tasse.Introducendo con tale metodo la flat tax. Geniale? No, diabolico!
Stavolta il sacrificio di propiziazione è naturalmente svolto con un rituale rovesciato rispetto al racconto biblico, stavolta sono tre ospitati, tre richiedenti asilo che fanno a pezzi dopo averla abusata con la droga, la sventurata Pamela. Tre nigeriani, che di certo consapevoli che così il proprio viaggio verso l'eden sarebbe finito, sono però invasati dal sangue della vittima. Poco importa in quanti pezzi questa volta sia stato smembrato il corpo della ragazza, poiché questi sono stati comunque tutti mostrati, inviati tramite i media agli italiani nelle loro case quale ammonimento rovesciato: “Vedete bene cosa siamo capaci di fare nel vostro paese alle vostre donne e quindi a voi?”.
Quindi dopo quanto accaduto a Macerata avviene in giro per il Nord una bella “macerata”, fatta tutta di giovani, dal 31 gennaio in poi dopo il ritrovamento del corpo di Pamela Mastropietro. Mentre, per chi non avesse ancora compreso, di nuovo altri tre nigeriani il 12 febbraio a Mestre rapinano una donna italiana sordomuta http://www.riscattonazionale.net/2018/01/12/rapina-choc-mestre-tre-giovani-nigeriani-prendono-calci-pugni-unitaliana-sordomuta-43-anni/ (I tre sono stati identificati per B.J., G.J, e G.R. tutti nigeriani, rispettivamente di 20, 25 e 23 anni). E paga sul piano esoterico anche l'episodio dell'egiziano arrestato per aver partecipato al pestaggio del carabiniere il 10 febbraio a Piacenza nella manifestazione antifascista, così come paga la fuga dei carabinieri suoi commilitoni dinanzi ai manifestanti lasciando solo e a terra il loro commilitone. Ma ecco che il 25 febbraio ancora nel maceratese una ragazza, Azka Riaz 19 anni pakistana, viene trovata sull'asfalto a Trodica di Morrovalle, uccisa dal padre probabilmente per non farla testimoniare contro di lui all'udienza di un processo che doveva tenersi fra pochi giorni. Mentre per sancire la sacralità del tutto nell'incendio di via Cogne il 15 a Milano muore Haitam 13 anni italiano di origine marocchina soffocato dal fumo. Episodi tutti diversi fra loro e dagli incomprensibili legami, ma nella strategia degli occulti officianti la messa nera, assieme a molti altri che qui tralasciamo,tutti assai redditizi ed efficaci, per l'orientamento degli elettori.
Ha voglia Papa Francesco a ammonire i cristiani invitando gli italiani ad avere misericordia per quanti fuggono da guerre, miseria, fame, qui prevale la rabbia contro quanti paiono non avere alcun rispetto verso i padroni di casa, ma solo pretese, qui prevale la non sopportazione. Qui ormai la scarsità di lavoro per i nostri giovani rende insopportabile l'invadenza da parte di ogni sorta di altri giovani, clandestini o richiedenti asilo che siano.
Ha invece buon gioco Salvini. Ed ecco che infatti che Luca Traini, un giovane già candidato leghista, ma anche fascista simpatizzante di Forza Nuova e di Casa Pound e che questo crimine di Pamela sembra abbia fatto svalvolare, opera la sintesi di tutto questo, sparando per strada dalla sua auto a undici neri, senza ucciderli (altrimenti avrebbe annullato l'effetto mediatico) e ad una ragazza nigeriana dodicesima vittima rituale a simboleggiare in maniera simbolicamente rovesciata l'episodio biblico. Luca Traini 28 anni di Tolentino il 3 febbraio colpisce a Macerata iniziando a sparare alle 11 e colpendo 11 immigrati neri e poi conclude, a garantire una cornice politica a tutta la vicenda, sparando contro la sede del Pd. In tutto questo scenario, messo su ad arte dai maestri della comunicazione, difficilmente gli italiani daranno ascolto agli appelli all'accoglienza di Papa Francesco né a quelli al buon senso e al realismo di Gentiloni. Mentre Salvini, consapevolmente e pubblicamente blasfemo, con il Rosario e la Bibbia in mano, affiancato dal braccio armato di Forza Nuova e altri gruppi cosiddetti neofascisti, insiste a chiare note a voler rimandare a casa loro, in Africa, tutti costoro, pressoché indistintamente. E mentre dal canto suo ancora una volta Berlusconi, così come nel '92, si propone, nel loro gioco delle parti, come equilibrato salvatore della patria in grado di contenere l'esagitato Salvini, e al contempo garantire ordine e prosperità agli italiani.
Non è perciò difficile immaginare dopo tanto triste spettacolo quale sarà l'orientamento del voto il 4 marzo, ma suggerisco a mia volta che gli Italiani prima di votare vadano a leggersi l'inchiesta di Paolo Biondani pubblicata il 23 febbraio su L'Espresso http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/02/23/news/silvio-berlusconi-e-la-mafia-20-anni-di-soldi-in-nero-di-cui-nessuno-parla-1.318643?ref=RHRR-BE ove sono riassunte notizie sul Cavaliere che tutti noi conosciamo da trent'anni, ma che per trent'anni abbiamo sempre trascurato. Titola così Biondani il suo articolo: Silvio Berlusconi e la mafia: vent'anni di soldi in nero (ma nessuno ne parla) - Le verità scomode sul leader di Forza Italia: dal patto con i boss per assumere ad Arcore il mafioso Vittorio Mangano, al lavoro sporco di Marcello Dell’Utri, condannato perché portava a Cosa Nostra le buste di denaro di Silvio, ogni sei mesi, dal 1974 al 1992. Fatti comprovati e accertati in tutti i gradi di giudizio, ma ignorati nella campagna elettorale. Fa piacere che dopo trent'anni finalmente un giornalista abbia di nuovo il coraggio di elencare, senza nulla tralasciare, tutti i passaggi della mossa del Cavaliere nella partita a scacchi che si svolge in Italia. Gabriella ha speso molto di se su questi temi, già da trent'anni e sino al 2010, ma la grande stampa ha sempre volutamente ignorato quanto Gabriella scriveva e denunciava, pagando sempre di persona.
Foto e didascalie:
- Luca Traini
- Matteo Renzi
- Luigi Di Maio
- Matteo Salvini
- Silvio Berlusconi
Lasciate i vostri commenti
Invia un commento