SATANA ADEGUA LA SUA TATTICA AI TEMPI
"Figlia ricordati che Satana adegua la sua tattica ai tempi...... E' necessario controllare sempre che siano sbarrate in noi, le porte là dove può entrare il Male....".
Con queste parole, Padre Gabriele, mi mise in guardia prima di lasciare questa terra, vent'anni or sono.
Parole oggi ben leggibili, nel diario quotidiano di un'umanità prigioniera di una diabolica cultura di morte, che appare sempre più crudele in una spirale inevitabile di violenza.
Inutile ricercare le cause o le ragioni della devastazione cui assistiamo impotenti, è ora urgente comprendere, che ignorare l'esistenza del Male, si è rivelata per l'umanità intera, la peggiore delle trappole diaboliche, l'illusione fatale di non vedere il "Nemico", di non riconoscerlo sotto le sembianze della normale vicenda umana, e di conseguenza nemmeno ci si è posti il problema di combatterlo.
In questo tragico momento che vivono indistintamente tutti i popoli della terra, riteniamo utile diffondere, quanto ci è stato possibile raccogliere dall'insegnamento di Padre Gabriele, come guida pratica alla liberazione, un piccolo vademecum di istruzioni, per proteggerci e tenere lontano dal nostro spirito e dalla nostra mente, l'insidia del Maligno.
UNA BREVE PREMESSA
La Chiesa ha sempre riconosciuto il fatto che fino alla fine del tempo, il Male è misteriosamente all'opera nella storia umana e nel cuore degli uomini.
Già Paolo VI°, riaffermò in un vigoroso intervento, che il credente pieno di fede, non può mettere in dubbio l'esistenza delle potenze del Male e del Principe delle tenebre: "Il Male non è più soltanto una deficienza, ma un'efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore: Terribile realtà. Misteriosa e paurosa. Esce dal quadro dell'insegnamento biblico ed ecclesiastico, chi si rifiuta di riconoscerla esistente;..... oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni...... E' l' "omicida fin da principio; e padre della menzogna", come lo definisce Cristo ( Gv.8,44-45). E' l'insidiatore sofistico dell'equilibrio morale dell'uomo...... Non è detto che ogni peccato sia direttamente dovuto ad azione diabolica; ma è pur vero che chi non vigila con certo rigore morale sopra se stesso, (cfr.Mt 12, 45 ed Ef. 6, 11) si espone all'influsso del "mysterium iniquitatis" a cui S. Paolo si riferisce (2Tess. 2, 3-12) e che rende problematica l'alternativa della nostra salvezza."
PORCI NELL'INGRESSO
Lo spirito diabolico può invadere e prendere posto nel corpo umano: è suo obbiettivo fare ciò, perché tale spirito, stando dentro una persona, è avvantaggiato nel controllarla, più che se rimanesse fuori di essa.
Quando tali spiriti abitano una persona, si dice che questa "ha lo spirito diabolico o maligno", ovvero, "che è con lo spirito maligno", o "che è posseduta" (Vedi Mc 9, 17/Lc 4, 33/Mc 1, 23/Mt 4, 24).
La parola "posseduto"deriva dal greco "daimonizomai", ma per molti autori non ne è la traduzione esatta: si dovrebbe tradurre "che ha un demonio". Infatti il termine "posseduto" fa pensare ad uno che è sotto il totale potere del diavolo, ed in questo senso un cristiano non potrebbe essere tale, dopo la venuta di Gesù (vedi 1° Pt 1, 18-19 e 1° Cor. 6, 19-20).
Un cristiano dovrebbe sempre considerare la presenza demoniaca come una invasione non necessaria né desiderabile ed invasore è uno che si trova in territorio altrui: vi può stare finchè non si reclamano i propri diritti su quel territorio.
Gesù ha dato sé stesso per questo territorio, e il demonio non può obbiettare nulla.
Nessun demonio può restare se un cristiano desidera veramente che se ne vada!
"Resistete al diavolo, ed egli si allontanerà da voi" (Giac. 4, 7).
Come narra anche Matteo (12, 43-44), il demonio considera una sua casa il corpo dell'uomo, ed è frequente che esso parli attraverso persone che si stanno liberando, protestando che quella è la sua casa, e cerca di ingannare tutti con falsi diritti: i demoni non hanno diritto ad abitare ciò che è redento dal sangue di Cristo, anche se avanzano pretese.
Ben 25 volte nel Nuovo Testamento i demoni sono chiamati "immondi", lo stesso termine usato dagli Israeliti per definire cosa da non mangiare (At. 10, 14), e lo stesso maiale era una di queste creature "immonde", come a significare che il cristiano si deve astenere dal contatto con lo spirito diabolico.
E se un branco di porci entrasse in casa tua, nell'ingresso, cosa dovresti fare? Invitarli ad uscire? Metterti a pulire lo sporco che hanno portato?
Dovresti gettarli fuori, invece, con meno cerimonie possibili, ed al più presto: questo dovresti fare!
Ricordiamoci di quel Gesù che, in veste insolita, scaccia i venditori dal Tempio, senza perdere tempo a discutere con loro.
Il nostro corpo è Tempio dello Spirito Santo, e deve restare tale: ed allora i demoni non hanno posto, come non lo ebbero bestie, uccelli e denari nel Tempio.
Possiamo agire con la stessa autorità con cui Gesù cacciò i venditori senza pregarli.
Non tutti i cristiani sono pronti a fare questo: alcuni sono imbarazzati ad ammettere che hanno bisogno di liberazione, mentre dovrebbero esserlo ad ammettere che non hanno fatto subito come Gesù nel Tempio.
Altri hanno camminato d'accordo con certi spiriti per tanto tempo, che ora non hanno più voglia di cambiare.
Non tutti i cristiani vogliono vivere in purezza, alcuni hanno familiarizzato con i "porci".
E' stata fatta una ricerca biochimica per isolare il fattore che causa l'odore sgradito dei porci, allo scopo di trovare un antidoto per renderli più accettabili all'uomo: noi non dobbiamo neppure pensare di rendere gradito uno spirito diabolico, dobbiamo solo cacciare fuori i porci dal nostro ingresso!
Lasciate i vostri commenti
Invia un commento