PROMUOVIAMO UNA COLLETTA
PER IL POVERO PARLAMENTARE PD PIERO FASSINO
sabato 5 agosto 2023
di Carmelo Maria Carlizzi
Non c’è più limite alla vergogna! Dice Piero Fassino, proprio lui già esponente del Partito comunista, poi ex segretario del Pd, oggi autorevole parlamentare di questo partito, nei giorni scorsi ha pubblicamente dichiarato in aula, senza cravatta, da vero democratico, che lo stipendio reale, suo e di tutti i deputati, è al netto di tasse e ritenute, solo 4.780 euro! E non 10.000 come da varie parti si sostiene, poiché infatti ci sono da considerare le ritenute Irpef e tutte le altre trattenute… Già perché gli altri cittadini italiani non pagano Irpef, né hanno ritenute!
Ma lo sa l’onorevole Fassino che lui nel guadagnare, così come afferma pubblicamente, al netto delle tasse 4.780 euro, guadagna 4.780 volte di più di quegli italiani, nullatenenti o disoccupati, che guadagnano solo zero euro? E se consideriamo che invece al lordo il suo stipendio è di almeno 10.000 euro? E se poi consideriamo che con tutti gli altri introiti o prebende lo stipendio lordo suo e dei deputati arriva sino a 20.000 euro?
MA CHE PAESE E' MAI IL NOSTRO, L'ITALIA?
martedì 30 novembre 2022
di Carmelo Maria Carlizzi
Un Paese, il nostro, i cui politici, ossia coloro che ne amministrano il lavoro, la politica, la giustizia, le finanze e l'ordine pubblico, guadagnano ogni mese decine di volte in più rispetto a quanto percepisce un qualsiasi cittadino medio, oppure centinaia di volte in più rispetto a quanto si trova a disporre uno dei cinque milioni di poveri assoluti e dei nove milioni in povertà relativa, che sono quelli che vivono con la pensione sociale o il reddito di cittadinanza, oppure alcuni milioni di volte di quanto ricevono in vera e propria elemosina, graziosamente, quei milioni di nullatenenti invisibili e quindi sconosciuti alle statistiche?
Un Paese come questo può ancora dirsi civile? E democratico?
E se anche questi politici sono forse tutti perfettamente in regola col sistema fiscale e con la propria famiglia, di certo non possono esserlo con la propria coscienza visto il lavoro che hanno scelto!
Ma che Paese è questo in cui i suoi politici, che poi sono i cittadini che più lo dovrebbero illustrare, invece hanno scavato un fossato tanto grande e profondo fra loro e la comunità reale, quella che abbiamo appena ricordato, un fossato che pare impossibile da colmare? A meno che questi politici non comincino a rinunciare ai 2/3 dei loro emolumenti, poiché con quello che gli rimarrebbe vivrebbero sempre da gran signori!
Negazione e manipolazione della vita: dal Mostro di Firenze all’aborto, dalla Ru486 alle coppie di donne generatrici di vita, passando per le “chimere” e l’eutanasia infantile
giovedì 20 agosto 2020
di Carmelo Maria Carlizzi, con la collaborazione dei Volontari dell’Opera “Padre Gabriele”
Nel luglio 1968 il Papa Paolo VI emanava l’enciclica Humanae Vitae in cui la Chiesa Cattolica proclamava ancora una volta la sacralità della vita. Pochi giorni dopo, nella notte fra il 21 e il 22 agosto l’umanità conosceva uno scatto di civiltà allorché una coppia di giovani amanti veniva massacrata nelle campagne attorno Firenze, a San Casciano Val di Pesa, mentre era appartata in auto a scambiarsi effusioni. Si comprenderà presto come tale assassinio intendesse contestare l’arretratezza ritenuta medievale degli assunti papali.
Il crimine allora aveva dato l’avvio, secondo quanto fu detto alcuni anni dopo da inquirenti, esoteristi e scrittori, alla serie degli otto duplici delitti cosiddetti del Mostro di Firenze in cui, con un preciso numero di proiettili cal.22, ogni volta 11 esplosi, venivano uccisi due amanti mentre si congiungevano; ma questo assassinio delle coppiette doveva avvenire un istante prima dell’eiaculazione, ossia dell’emissione dello sperma da parte del maschio e da cui avrebbe poi potuto accendersi una vita. Tale momento veniva ovviamente preannunciato agli assassini dall’osservazione attenta e dall’ascolto da parte dei cosiddetti guardoni (ma che guardoni non erano) dell’intimità degli amanti. Va considerato che la vita dei criminali operanti sul campo non sarebbe valsa un solo centesimo se avessero sbagliato o disatteso nello sparare quell’attimo preciso precedente all’espressione dell’orgasmo, così come a loro era stato ordinato.
Era quest’ultima una condizione imprescindibile per il compimento efficace del rito, ben riscontrabile nell’autopsia dei corpi e funzionale all’offerta a Satana della vita della coppia e di quella che potenzialmente stava per determinarsi nella congiunzione dei due giovani.
Contemporaneamente, nella sede del tempio della loggia massonica che aveva preso in carico quel crimine con un grande impegno organizzativo, finanziario ed esoterico, l’istante dell’uccisione dei giovani amanti era il segnale preciso dell’avvenuto compimento dell’offerta a Satana. Da quel momento si sarebbe espresso il gradimento da parte di Satana del sangue versato per lui con tanto dispendio di energie. Il sacrificio cruento così compiuto sarebbe poi stato protetto da ogni tentativo di inquirenti, giornalisti e studiosi di scoprire chi fossero gli assassini e quali le loro motivazioni, ponendo in essere una rete di complicità talmente fitta e solidale che ancora oggi nessuno è stato capace di districarla, a parte le innumerevoli ipotesi che hanno dato corpo ad altrettanti romanzi, talvolta di successo.
SALVINI E DI MAIO – KRAJEWSKI E LUCANO:
PARALLELISMI IN CORSO FRA STORIE ITALIANE
13 maggio 2019
di Carmelo Maria Carlizzi
La commedia buffa che viene ogni giorno replicata da Salvini e Di Maio è ormai sempre più palese nei suoi meccanismi a quasi tutti gli spettatori, specialmente italiani. Che pur vorrebbero anche loro godere dei frutti possibili grazie a una maggioranza di governo numericamente davvero assai forte, ma che invece non possono divertirsi così come capita nell'assistere alle commedie di Scarpetta e di Eduardo per quanto ancora oggi tanto ci insegnano. Insomma i nostri due apparenti giocolieri hanno ormai cominciato a stancare, perlomeno gli spettatori più attenti.
E non è detto che da un momento all'altro non cominci verso il proscenio il lancio di uova marce e di quegli scarti alimentari che loro stessi ci stanno costringendo a conservare nel surgelatore perché la spesa sta diventando sempre più gravosa mentre gli avanzi appaiono sempre più preziosi.
L'INGEGNO UMANO: DALLA POMPA DI BICICLETTA ALL'ABORTO SECONDO EMMA BONINO
11 febbraio 2019
di Carmelo Maria Carlizzi
La sera di domenica 3 febbraio scorso guardavo per la prima volta un programma su Rai3, “Le ragazze”, che condotto da Gloria Guida narrava esperienze di vita di varie donne, note e meno note. Così assieme alla storia di Suor Paola conosciuta al pubblico quale tifosa sfegatata della Lazio e ben più meritoriamente perché impegnatissima nel recupero di giovani in difficoltà, scoprivo che Isa Barzizza, una famosissima attrice e soubrette che fece furore con Totò e Macario negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, alla morte del marito rimasto vittima di un incidente d'auto benché ancora molto giovane e nel pieno del successo aveva abbandonato le scene per dedicarsi esclusivamente alla figlia e ad un lavoro che poco aveva a che vedere con il precedente, salvo tornare molti anni dopo a recitare.
Ma oltre a Suor Paola e ad Isa Barzizza, il programma della Guida raccontava tra le altre anche la storia di una impegnata femminista che negli anni Settanta era in prima linea nella lotta per l'emancipazione della donna. Ricordava questa mia coetanea, come in quegli anni Settanta, assieme ad altre compagne di lotta aiutasse ad abortire quelle donne che non volevano portare avanti gravidanze indesiderate utilizzando un metodo rudimentale, ma a suo dire assai efficace e innocuo: una pompa di bicicletta!
Incuriosito e, lo confesso, nel contempo inorridito da questa notizia che appariva incredibile, l'indomani sono andato a documentarmi sul web scoprendo a riguardo un'infinità di articoli. Quanto avevo appreso era vero: a partire dal 1975 e sino ad oggi di tanto in tanto in varie occasioni i giornali tornavano a parlare di questa “tecnica”, tutti accompagnando gli articoli con una vecchia foto in b/n che ritrae una giovane Emma Bonino nell'atto di “operare” su una donna in posizione ginecologica distesa su di un comune tavolo all'interno di uno “studio” che non appare certo un ambulatorio medico, avendo accanto una terza donna in qualità di assistente con in mano una comunissima pompa di bicicletta, strumento indispensabile per applicare tale tecnica.
sabato 11 agosto 2018
GABRIELLA PASQUALI CARLIZZI, IMPUTATA DI FEDE!
di Carmelo Maria Carlizzi
Sono trascorsi 8 anni dal giorno in cui Gabriella ci ha lasciati eppure ad ogni anniversario si rinnova in chi l'ha conosciuta il ricordo di tanti suoi insegnamenti e principi, in particolare quelli che ci ha affidati dal momento in cui iniziò ad essere imputata di fede.
Tanti sono stati i motivi di tale imputazione e da tempo si è ormai compreso che sono tutti legati al suo essere una carismatica, ossia una persona che nel parlare e nell'agire trasmetteva all'esterno quanto sentiva che le veniva comandato nel cuore di dire e di fare.
Eccola quindi scagliarsi contro esponenti del malcostume, del crimine, della corruzione, ma in particolare verso coloro i quali da tali fragilità dell'animo umano ne avevano tratto motivo della loro crescita sociale, prima mascherandole quasi ne fossero invece virtuose espressioni, poi teorizzandone metodi e risultati, ma addirittura proponendosi o venendo proposti, quali modelli, ovvero quali campioni da invidiare e quando possibile da imitare.
Ma ancor di più Gabriella era una persona che sfidava il Male andandolo a stanare nei suoi santuari e di qui le sue scoperte ad esempio sul Mostro di Firenze, ma prima ancora di qui le sue indicazioni sul sequestro di Aldo Moro, di qui le sue dichiarazioni su Giulio Andreotti, su Bettino Craxi e su Silvio Berlusconi, che benché le abbiano procurato tanta sofferenza, vista la loro attualità hanno anche consentito e consentono tuttora a magistrati milanesi e palermitani di non mollare le prede, quelle ancora vive beninteso, che tengono ben strette fra i denti.