MASS-MEDIA…CARTA STAMPATA… TV…RADIO….INFORMAZIONE E CONTROINFORMAZIONE…: MA LA VERITA’ DOV’E’? CHI LA CONTROLLA? ESISTE ILDIRITTO-DOVERE DI CRONACA: MA SE LA CRONACA NON E’ CONFORME AI FATTI REALI, CHI TUTELA IL DIRITTO DEI CITTADINI A CONOSCERE CIO’ CHE SI VERIFICA REALMENTE NELMONDO, NEL NOSTRO PAESE, EVITANDO DI DOVER LEGGERE LA STORIA CONTEMPORANEA, DEFORMATA E CONRAFFATTA DA POTERI INVISIBILI CHE DETENGONO L’UNIVERSO DELL’EDITORIA?
“Trame Atlantiche”, è questo il titolo dell’opera letteraria a cura del Senatore Sergio Flamigni, cui si aggiunge un sottotitolo: “Storia della Loggia Massonica Segreta P2”.
Alla pagina 124 e 125 del testo, si legge: “ Il “Piano Rinascita” della Loggia segreta, attribuisce particolare rilievo al settore della stampa e della Tv.
Viene programmata l’infiltrazione di giornalisti piduisti in tutti i principali quotidiani e periodici nazionali.
Nei confronti della stampa (o meglio dei giornalisti) l’impegno degli strumenti finanziari, non può in questa fase essere previsto nominatim.
Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi di ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell’altro.
L’azione dovrà essere condotta a macchia d’olio, o, meglio, a catena da non più di 3 o 4 elementi che conoscano l’ambiente.
Ai giornalisti acquisiti, dovrà essere affidato il compito di “simpatizzare” per gli esponenti politici come sopra prescelti.
Attuata l’opera di corruttela e infiltrazione, in un secondo tempo occorrerà acquisire alcuni settimanali di battaglia, e coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso un’agenzia centralizzata.
Quanto alla Tv, il “piano” prevede di dissolvere la Rai-Tv in nome della libertà di antenna…. Abolire il monopolio Rai-Tv e provvedere alla immediata costituzione … della Tv via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media, nel vivo del Paese.
Copia di questi segretissimi documenti, comprensivi dell’elenco di tutte le testate giornalistiche e televisive, le stesse che ogni mattina acquistiamo nelle edicole, come pure la sera seguiamo nei programmi in Tv, verrà rinvenuta il 6 luglio 1982 nel doppiofondo di una valigia in possesso di Maria Grazia Gelli all’aeroporto di Fiumicino.
Un rinvenimento “pilotato” dal Venerabile allo scopo di inviare un segnale forte a chi, esperto di problemi istituzionali e di governo, ben conosce anche le problematiche della “guerra non convenzionale”, (o “guerra psicologica”).
Basterebbe riflettere su queste affermazioni di Flamigni, in “Trame Atlantiche” edito dalla Kaos Edizioni , per la prima volta già nel febbraio 1996, per “rassegnasi” a consentire che le verità cui abbiamo diritto di accedere attraverso i mass-media, in realtà non sono altro che il frutto di operazioni poste in essere da quella Massoneria deviata, e che pure detiene con perseveranza il controllo delle Istituzioni e della promiscuità con il malaffare mediante infiltrazioni specializzate nel settore.
E' sempre più frequente da parte di taluni organi dell’informazione, rappresentare fatti e circostanze in una sofisticata strategia della tensione, che lascia intendere vere e proprie intimidazioni, fino a far temere all’ignaro lettore il pericolo per la democrazia del Paese.
E sempre del tacito accordo fanno parte le voci che solo apparentemente sembrano uscire fuori dal coro nel ritenere improbabile l’ipotesi di una destabilizzazione per il fatto stesso, che gli Italiani hanno dimostrato, a prova di nervi, un saldo senso della democrazia e dei suoi valori essenziali.
Qualcuno azzarda un po' di più, in verità, lasciando intendere che se così è stato fino ad ora non è detto che si possa tirare la corda più di tanto, guai a pensare alla destra nell'opposizione!
Come pure non sono da escludere nuove formazioni o ideologie raffinate questa volta dagli esemplari teoremi dei protagonisti degli anni di piombo, per
nulla al di fuori dall'attuale caos politico in cui versa il nostro Paese.
Tanto per dirla più chiaramente, si lascia intendere tra le righe, il pericolo di un colpo di Stato, di un golpe, ma siamo sicuri che questo golpe non ci sia già stato e non sia tuttora in essere? Ma da parte di chi?
Verrebbe naturale pensare alle forze politiche in campo, o a qualcuno che opera all'ombra delle stesse istituzioni, e la ricerca in tal senso risulta vana, specie se consideriamo che un istante dopo l'annuncio di chissà quali bufere, il "sereno" non tarda a comparire di nuovo, grazie sempre al "miracoloso" sorriso berlusconiano che, con aria di sufficienza non perde occasione per screditare gli apparati di quel Paese che insiste a voler governare a tutti i costi, alla faccia dei tanti procedimenti giudiziari finiti sotto l’impenetrabile corazza dell’immunità parlamentare.
Da dove scaturiscono queste considerazioni che sono poi quelle della maggior parte delle persone libere da ogni condizionamento?
La fonte è unica per tutti: l'informazione.
Chi ha quindi il vero potere ?
L'informazione, per il solo fatto che, essendo l'unico strumento di collegamento tra il cittadino e le istituzioni, tra il cittadino e gli organi di potere, si può trasmettere una verità più o meno deformata e, ormai sempre più spesso, completamente ribaltata.
Basti ascoltare in successione i telegiornali della sera sulle varie reti televisive o soffermarsi a leggere quanto le grandi testate giornalistiche riportano nel merito di una medesima circostanza.
E d'altra parte, deviare il cittadino dalle verità che gli appartengono può bene definirsi un “attentato”, specie se da queste verità dipende il futuro del Paese su cui dovrebbe prevalere la sovranità del popolo.
Trattandosi peraltro di problematiche che incidono fortemente anche sull'intero assetto economico che regola l'andamento dei mercati, è facilmente comprensibile la portata degli interessi manovrata dall'informazione.
E' necessario a questo punto distinguere nell'ambito di questo grande “universo” le responsabilità dirette da quelle indirette, e cioè discernere tra chi comanda e chi è comandato.
Anche questa è una categoria di lavoratori che come tali soddisfano il proprio fabbisogno di vita mediante l'esercizio della professione: i giornalisti.
L'Italia vanta ottime firme, e sono quelle che essenzialmente si occupano di problemi legati alla cultura e a quanto altro è al di fuori dalle tendenze politiche quali che siano, ma a dire il vero l'interesse in questo settore è assai modesto a causa soprattutto di una vita sempre più frenetica e lontana dai valori oggettivi della cultura stessa.
Diversa invece è l'attenzione nel settore politico dell'informazione, nel quale si tuffano quotidianamente quanti ne traggono ossigeno nei confronti di un'opinione pubblica da gestire e orientare in una direzione piuttosto che in un'altra.
E perché questo sia sempre possibile, regola per tutti uguale è quella di non affondare mai la mano nella verità potendola in tal modo aggiustare secondo le necessità per il miglior offerente! E se questo non è “colpo di Stato”....
Questo sito web, “lagiustainformazione2.it” nasce proprio perché testimone di una serie numerosissima di attentati alla verità da parte della stampa, e nella consapevolezza di dovere salvaguardare il Paese da manovre occulte operate da un'informazione asservita al potere.
E' una realtà che, ogni volta che si è tentato di utilizzare i canali della comunicazione al fine di rendere più leggibile quanto è stato comodo invece mantenere nell'ombra, non c'è stato alcuno che abbia adempiuto al proprio dovere nel rispetto della verità.
Tutti però hanno preteso i "documenti" che certificassero l'autenticità delle dichiarazioni da noi rese, per poi giustificare il “silenzio” dietro l'arbitraria "discrezionalità" del direttore.
I direttori invece non si sono nemmeno giustificati di certi loquaci silenzi, loro si nascondono dietro le segretarie-filtro espertissime del "non è in sede", "mi dispiace è in riunione", "non si preoccupi, ci faremo sentire noi".
Alcuni anni fa eravamo presenti tra il pubblico di “Tempo Reale”, la trasmissione condotta da Santoro e che sembrava essere aperta a tutti. Ebbene, ci
siamo sentiti dire: "Quando avete attaccato l'informazione ci aspettavamo di più."
Se questa voleva essere una provocazione, dovremmo ancor oggi chiedere a Santoro: "Che fine hanno fatto i documenti consegnati al vostro redattore T. a riguardo del caso Moro e delle stragi di Stato nel periodo in cui andava in onda Samarcanda?
Eppure T. si mise in contatto con noi quando si trovava a Palermo subito dopo la strage di Capaci; perché omise di rendere note alcune dichiarazioni utili alla migliore comprensione di quanto ancora si va ricercando?
Ma la stessa domanda potremmo rivolgerla a tanti altri noti conduttori ed altrettanto notissime testate della carta stampata.
Il fatto è che quando un cittadino toglie le verità dalle mani di chi intende servirsene per scopi contrari all'interesse della collettività, a questo cittadino viene tolto il diritto di parola.
Questa realtà non abbiamo timore di definirla un “colpo di Stato” che subiamo ogni giorno, e le conseguenze sono evidenti; ci troviamo infatti di fronte ad un Paese che versa ogni volta nella condizione di contestare il voto politico espresso, a dimostrazione di quanto è stato travisato o taciuto, o deviato e comunque sottratto agli elettori dai “golpisti dell'informazione”.
E' pertanto urgente, in tema di riforme, affrontare questo problema al fine di riscattare la libertà della stampa e dei singoli addetti da chi ancor oggi se ne serve in spregio della stessa democrazia.
Siamo davvero prigionieri dei “Fratelli d’Italia” e dei “Compari d’America” ?
Sabato 21 Settembre 2008
Gabriella Pasquali Carlizzi
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