mercoledì 25 febbraio 2015
In questo articolo esporrò al lettore quella che ritengo essere una scoperta estremamente rilevante per quanto riguarda i delitti del Mostro di Firenze, ossia la scoperta del codice (o, meglio, di uno dei codici) numerico e simbolico utilizzato in tutti i duplici omicidi. Questo codice da un lato rivela in maniera evidente l’esistenza di un legame profondo che unisce i delitti, di un obiettivo comune che, come vedremo, consiste nell’uccisione della prole attraverso l’uccisione della coppia di amanti e quindi attraverso l’uccisione della capacità generatrice stessa; dall’altro, essendo un codice basato sulle date degli omicidi, sui nomi delle vittime e sui luoghi dei delitti, fornisce considerevoli indizi a sostegno della premeditazione a tavolino dei crimini del Mostro. Veniamo ora all’analisi di questo codice.
venerdì 9 gennaio 2015
Come è stata festeggiata questa ricorrenza nel mondo, ma in particolare in Italia dove la tradizione la fa sempre da padrona
La strage degli innocenti è stata sempre la maniera preferita da parte delle menti criminali più occulte per onorare a modo loro il Natale quali servitori di colui che da sempre frigge di rabbia sui carboni dove è condannato a sedere per l’eternità. Mentre per ragioni spesso squisitamente commerciali, un bel po’ di tempo prima del 25 dicembre e un bel po’ di tempo dopo, iniziano e proseguono a risplendere luminarie, addobbi, fuochi d’artificio e quant’altro dovrebbe invece degnamente sottolineare l’evento della nascita del Salvatore.
Come non ricordare solo alcune di queste stragi, ad esempio quella di 20 bambini su un totale di 27 vittime da parte di un folle avvenuta il 14 dicembre 2012 a Newtown nel Connecticut (Usa), quella del 24 seguente ad Homs per bombardamenti in Siria con 27 bambini su 100 vittime e ancora quella della notte di Capodanno 2013 con almeno 26 bambini e ragazzi su un totale di 60 persone uccise dalla calca allo stadio di Abdjan in Costa d’Avorio, quindi la strage di 14 bambini su un totale di 22 vittime avvenuta il 15 dicembre 2013 ancora ad Aleppo in Siria e poi quella recentissima del 16 dicembre scorso a Peshavar in Pakistan che ha colpito ben 130 bambini e ragazzi di una scuola su complessive 141 persone uccise dai talebani. Ma la cronaca è proseguita con il massacro avvenuto il 19 dicembre a Cairns presso Sidney in Australia per mano di una donna che ha ucciso otto bambini di cui sette erano suoi figli.
lunedì 20 ottobre 2014
Le ragioni per cui il nostro Paese nonostante il cambio di marcia impresso con incisività da Matteo Renzi è di fatto al palo. Né si avvertono segnali di ripresa d’alcun genere al di là delle belle parole e delle ottime intenzioni del presidente del Consiglio
di Carmelo Maria Carlizzi
lunedì 11 agosto 2014
Il mondo come sappiamo è in continua evoluzione e anche oggi a quattro anni dalla scomparsa di Gabriella effettivamente le cose per diversi aspetti paiono molto cambiate. Un nuovo papa, Francesco Bergoglio, ha improvvisamente e rapidamente rivoluzionato le regole che da duemila anni si erano andate formando attorno al ruolo di vicari di Cristo attribuito a Pietro e ai suoi successori.
di Carmelo Maria Carlizzi
domenica 22 giugno 2014
Dopo i cinquant’anni di scorrerie del mostro di Firenze contro l’amore della coppia uomo-donna, dopo l’attacco alla famiglia da parte di Satana con i femminicidi a ripetizione ormai da tanti anni e dopo gli ultimi efferrati incomprensibili massacri di intere famiglie a Bergamo, a Motta Visconti, a Tempio Pausania… dopo le crocifissioni di prostitute e cristiani, ecco la risposta di Papa Francesco che comincia dalla criminalità organizzata con l’attacco frontale portato nel cuore della Calabria e che costituisce una vera e propria dichiarazione di guerra al male assoluto.
20.05.2014 Border Nights puntata 125, ospite Carmelo Carlizzi
Ospiti della puntata, condotta da Fabio Frabetti, sono Gianfranco Carpeoro, Carmelo Maria Carlizzi e lo scrittore Roberto Dal Bosco. Con il contributo di Paolo Franceschetti si parla di mostro di Firenze, dei possibili collegamenti con il Forteto, dell'omicidio Meredith e dei messaggi simbolici che potrebbero contenere, a cominciare dal cosiddetto caso della donna crocifissa.
Border Nights va in onda ogni martedi in diretta dalle 22 su Web Radio Network. Per intervenire: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. blog http://bordernights.blogspot.it gruppo Facebook Border Nights
Ascolta "Border Nights, puntata 125 (20-05-2014)" su Spreaker.
martedì 25 gennaio 2014
di Marcelo Mariani
Come tanti credo anch’io che Renzi sin dai primi giorni vedrà ingigantirsi i problemi con i quali si sta misurando e che sono d’ogni sorta: politici, economici e sociali. Renzi, che ha dichiarato tanti lodevoli intenti, per governare e produrre frutti avrà bisogno di una solida maggioranza parlamentare, e dovrà far sì che questa si mantenga stabile benché in partenza sia già alquanto eterogenea.
mercoledì 7 maggio 2014
IL DELITTO DI UGNANO E LA SERIE DI CROCIFISSIONI ATTORNO A FIRENZE
Intervista di Paolo Franceschetti a Carmelo Maria Carlizzi
- No, per nulla. Del resto nel risponderti sarà inevitabile che nelle mie parole e su questo argomento ci sia un po’ ma forse anche tanto di Gabriella e chissà che non mi scappi di bocca qualche dichiarazione eclatante nel suo stile… Stiamo a vedere, dipende da quel che mi chiederai. Naturalmente prendi questa nostra chiacchierata come un viaggio nel mistero, infatti oggi mi va di accompagnare te e quanti ci leggeranno in un viaggio particolare… niente di “fumoso” naturalmente. Stai tranquillo, voglio solo dire che non ci faremo una canna collettiva.
- Carmelo, Il Mostro “a” Firenze è il titolo della trilogia in otto volumi editata nel 2009 da tua moglie Gabriella, ma lei ha dedicato in precedenza alla storia del mostro anche Lettera ad Alberto sul Mostro di Firenze, poi Gli affari riservati del Mostro di Firenze e infine Meredith Kercher - un delitto imperfetto. Dunque ora le ultime suggestioni mediatiche del genere dicono che da un paio di giorni il Mostro si è rifatto vivo a Ugnano alle porte di Firenze, ai confini col territorio di Calenzano che fu teatro di alcuni dei delitti delle coppiette …
- Sì, in particolare quello di Susanna Cambi e Stefano Baldi del 22 ottobre del 1981 …
- Carmelo, possiamo dire davvero che il Mostro di Firenze è tornato?
- Non esattamente. La dizione giusta è che: il Mostro è tornato “a” Firenze.
- E perché a Firenze?
- Per la suggestione del posto, per la tradizione, per l’effetto mediatico. Costruire un analogo effetto che so, a Senigallia o a Como, richiederebbe anni e anni, e nuovi numerosi delitti e una scenografia adatta, insomma una faticaccia per lui. Mentre lì “a” Firenze è ormai tutto pronto, come in un teatro di posa di Cinecittà.
giovedì 30 gennaio 2014
DALLA CORTE D'ASSISE D'APPELLO DI FIRENZE COLPEVOLI
DELL'OMICIDIO DI MEREDITH KERCHER
di Marcelo Mariani
Con la sentenza c'è stata anche la sorpresa, poiché questo esito non era per nulla scontato. Seppure la Cassazione aveva riformato la sentenza della Corte d'Appello di Perugia rimettendo il processo a Firenze, le prove della colpevolezza dei due giovani, per lo meno nel linguaggio mediatico apparivano assai fragili e gli indizi non così concordanti da determinare limpidamente la certezza che nei giudici avrebbe prevalso la decisione della colpevolezza. Questo nel processo mediatico, delle tv e dei giornali. Ben più difficile addentrarsi invece nei percorsi giuridici che poi costruiscono le ragioni di una sentenza e quindi dell'invio al carcere per un così lungo periodo di due giovani che, appena usciti dai banchi del liceo, avevano oltre sette anni fa affrontato in maniera spensierata come tutti i giovani l'ebbrezza della libertà lontani da casa, in una cittadella degli studi internazionale, dove non ci si perde come in una metropoli, ma ci si incontra di continuo oltre che nelle aule d'università, nei pub, in piazza, nei parchi, nelle case dei compagni di studi e quindi subito si formano amori, amicizie, gruppi e solidarietà. E sogni. Che durano a volte una stagione d'esami, a volte tutta una vita. Come nel caso in questione allorché in questo piccolo crogiolo che è Perugia, nella vicenda sono rimasti coinvolti quattro giovani di quattro Paesi diversi.
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