Gli Innocenti Dimenticati
Mercoledì 23 Settembre 2020
Pubblichiamo di seguito il link all'intervista di Giorgio Di Salvo per Life New a Carmelo M. Carlizzi e a Paolo Franceschetti per raccontare quali siano secondo loro le affinità fra due famose vicende di cronaca di questi ultimi anni: quella che riguardava lo sfruttamento e le terribili violenze che avvenivano in danno dei minori ospiti del Forteto, la struttura di assistenza dove erano stati affidati, e quella relativa ai bambini di Bibbiano strappati ai genitori con false accuse grazie a un intreccio di indicibili interessi fra amministratori pubblici, operatori sanitari e consulenti nominati dal tribunale dei minori. E ancora sotto quale ottica queste due vicende possono essere considerate riconducibili ai crimini del Mostro di Firenze.
Negazione e manipolazione della vita: dal Mostro di Firenze all’aborto, dalla Ru486 alle coppie di donne generatrici di vita, passando per le “chimere” e l’eutanasia infantile
giovedì 20 agosto 2020
di Carmelo Maria Carlizzi, con la collaborazione dei Volontari dell’Opera “Padre Gabriele”
Nel luglio 1968 il Papa Paolo VI emanava l’enciclica Humanae Vitae in cui la Chiesa Cattolica proclamava ancora una volta la sacralità della vita. Pochi giorni dopo, nella notte fra il 21 e il 22 agosto l’umanità conosceva uno scatto di civiltà allorché una coppia di giovani amanti veniva massacrata nelle campagne attorno Firenze, a San Casciano Val di Pesa, mentre era appartata in auto a scambiarsi effusioni. Si comprenderà presto come tale assassinio intendesse contestare l’arretratezza ritenuta medievale degli assunti papali.
Il crimine allora aveva dato l’avvio, secondo quanto fu detto alcuni anni dopo da inquirenti, esoteristi e scrittori, alla serie degli otto duplici delitti cosiddetti del Mostro di Firenze in cui, con un preciso numero di proiettili cal.22, ogni volta 11 esplosi, venivano uccisi due amanti mentre si congiungevano; ma questo assassinio delle coppiette doveva avvenire un istante prima dell’eiaculazione, ossia dell’emissione dello sperma da parte del maschio e da cui avrebbe poi potuto accendersi una vita. Tale momento veniva ovviamente preannunciato agli assassini dall’osservazione attenta e dall’ascolto da parte dei cosiddetti guardoni (ma che guardoni non erano) dell’intimità degli amanti. Va considerato che la vita dei criminali operanti sul campo non sarebbe valsa un solo centesimo se avessero sbagliato o disatteso nello sparare quell’attimo preciso precedente all’espressione dell’orgasmo, così come a loro era stato ordinato.
Era quest’ultima una condizione imprescindibile per il compimento efficace del rito, ben riscontrabile nell’autopsia dei corpi e funzionale all’offerta a Satana della vita della coppia e di quella che potenzialmente stava per determinarsi nella congiunzione dei due giovani.
Contemporaneamente, nella sede del tempio della loggia massonica che aveva preso in carico quel crimine con un grande impegno organizzativo, finanziario ed esoterico, l’istante dell’uccisione dei giovani amanti era il segnale preciso dell’avvenuto compimento dell’offerta a Satana. Da quel momento si sarebbe espresso il gradimento da parte di Satana del sangue versato per lui con tanto dispendio di energie. Il sacrificio cruento così compiuto sarebbe poi stato protetto da ogni tentativo di inquirenti, giornalisti e studiosi di scoprire chi fossero gli assassini e quali le loro motivazioni, ponendo in essere una rete di complicità talmente fitta e solidale che ancora oggi nessuno è stato capace di districarla, a parte le innumerevoli ipotesi che hanno dato corpo ad altrettanti romanzi, talvolta di successo.
Paolo Borsellino, ancora solo una commemorazione
Domenica 19 luglio 2020
di Carmelo Maria Carlizzi
Ancora una volta noi italiani che crediamo nella Giustizia ci siamo ritrovati a commemorare le due grandi stragi avvenute nel 1992 a Capaci e a Via d'Amelio. Per chi vorrà, propongo anche di andarsi a rileggere i miei diversi articoli pubblicati nelle stesse ricorrenze degli anni scorsi su questo sito, scritti a ricordare questi due eroi di un tempo che è rimasto presente e il cui sacrificio ancora non si è per nulla compiuto. Infatti il patto di sangue che con tali stragi pareva essere stato stipulato in Italia fra l'Antistato e lo Stato non ha ancora prodotto nulla di quanto era nei programmi delle parti contraenti. Solo la criminalità organizzata, terzo attore contraente, ha incassato qualche “giusta” anticipazione sul premio dovutole per il servizio di collaborazione, confusione e copertura fornito nelle stragi di Falcone e Borsellino e di quanto avvenuto a loro corollario. Inoltre il Covid 19 proprio ora è purtroppo intervenuto a guastare ogni cosa e proprio quando si stavano per disporre le carte sul tavolo delle trattative che avrebbero dovuto almeno dare anche a Cesare quel che è di Cesare. Non si sa davvero come sarà possibile distribuire risorse che ancora non ci sono, ma che saranno di certo prima o dopo poste a disposizione del nostro governo Conte che avrà intanto anche proceduto all'ennesima spremuta delle tasche degli italiani di oggi e di molti dei prossimi anni. Ma si badi bene che di tali risorse, una volta accontentate le giuste attese della criminalità organizzata, poi quelle dei diversi prestatori d'opera che generosamente hanno anticipato con interessi usurari quanto ha consentito di continuare a pagare stipendi e pensioni, oltre a far fronte almeno in parte a impegni pubblici improrogabili, ben poco resterà ancora per affrontare i giganteschi compiti che sono di fronte ai nostri politici. Ironia a parte capite dunque qual'è il vero problema da risolvere? Lo diciamo ancora una volta: gli Italiani debbono poter aggiungere nel preventivo di ogni investimento pubblico e privato una somma pari ad almeno il 10% indispensabile per assolvere gli impegni nei confronti del crimine organizzato, poi una percentuale sconosciuta ma immaginabile e non meno pingue per saziare le attese del sistema politico che è davvero insaziabile e solo allora si può cominciare a pensare seriamente agli investimenti improrogabili e secondo le regole finanziarie classiche.
Sabato 23 maggio 2020
IL VOLO DEL FALCO
di Gabriella Pasquali Carlizzi
Sono passati 28 anni da quel 23 maggio del 1992 in cui a Capaci Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta restarono uccisi nell’attentato che ancora oggi annichilisce per la sua violenta efferatezza. Anche quest’anno non possiamo dimenticare, assieme a questi eroi sacrificati ad uno Stato che non vuol sapere, che Gabriella pochi giorni prima si era recata al Viminale ad incontrare il Capo della Polizia Vincenzo Parisi per dichiarare a lui che era in corso di attuazione un terribile attentato. Ricordo bene quel giorno mentre aspettavo che Gabriella terminasse le sue dichiarazioni, e di come lei, accompagnata dal Vicecapo della Polizia Fernando Masone e ben compresa di quanto aveva appena detto, mi raggiunse nella sala dove mi trovavo in attesa, per ritornare assieme verso casa. Nulla venne approfondito nei giorni seguenti dalle autorità di Polizia con Gabriella a seguito delle sue terribili dichiarazioni. Eppure un mese dopo Gabriella si farà lei risentire da Parisi, per un altro terribile annuncio, che questa volta avrebbe riguardato il collega di Falcone, Paolo Borsellino. Eppure anche quest’altro annuncio, purtroppo, verrà confermato dai fatti. Nulla. Anche questa volta nulla verrà chiesto a Gabriella di spiegare. Eppure lei era una persona credibile, altrimenti dove si è visto mai che una semplice cittadina chiede e riesce a farsi ricevere dal Capo della Polizia! Evidentemente il sacrificio si doveva comunque compiere! E non c’era Gabriella che potesse evitarlo! Ed ecco quanto ho voluto ora qui riportare dal piccolo volume “Il volo del Falco” che Gabriella dedicò a questa strage.
Da quando il suo volo si orientava ormai come meta consueta intorno a quelle alture così dense di imprevisti, era convinto che le prede più rare e ambite le avrebbe catturate lui, con la sua perspicacia, pronto a tenere le ali spiegate per un tempo incondizionato, con il suo stile da conquistatore e profondo conoscitore delle tane più nascoste, delle mimetizzazioni più sofisticate, ma tutte ben riconoscibili da quell’istinto innato del rapace che fa di lui il FALCONE. Appoggiò la testa sulle spalle di sua moglie, ora pensava ad essere solo Giovanni, un uomo normale, come tanti, voleva inebriarsi di tutto, aveva bisogno di rigenerarsi nel corpo e nello spirito prima di affrontare la settimana decisiva. Infatti, i primi segnali del terremoto politico erano già comparsi, ora era in grado di trasmettere al collega la chiave di tutto, poi sarebbe stata chiara la storia del paese, almeno dagli ultimi venti anni. Era soddisfatto e convinto ancora una volta che spesso il buon esito di un lavoro di equipe si basa proprio sulla fedeltà tra i componenti. Decise mentalmente di guidare lui fino a casa, era un segno di autonomia che lo avrebbe scaricato anche dalle tensioni precedenti; ormai nella sua fantasia c’erano già delle ore bellissime da trascorrere accanto a tutto ciò che amava tanto.
Domenica 12 aprile 2020
E’ PASQUA! A SECONDA DEI PUNTI DI VISTA, GIORNO DI MORTE O GIORNO DI VITA?!
di Carmelo Maria Carlizzi
Il 25 luglio 1968 Papa Paolo VI, oggi santo, quale pastore e guida della Chiesa Cattolica promulgava l’Enciclica Humanae Vitae in cui ancora una volta indicava come la vita umana fosse sacra sin dal concepimento e pertanto l’aborto costituisse di conseguenza un delitto contro la vita. Sappiamo ormai a memoria che poco meno di 30 giorni dopo, e cioè il 21 agosto seguente, appena dopo la mezzanotte e quindi mentre nasceva il 22, nelle campagne di Signa presso Firenze Antonio Lo Bianco e Barbara Locci venivano uccisi a colpi di Beretta cal.22 Long Rifle, mentre sul sedile posteriore dell’auto dormiva il piccolo figlio di lei, Natalino Mele di sei anni. Quale inguaribile complottista e in considerazione delle caratteristiche di questo delitto, considerato il primo della serie attribuita nel tempo al cosiddetto Mostro di Firenze, ho poi sviluppato, avvalendomi di indagini e studi compiuti da mia moglie Gabriella, quanto approfondito per esteso nel mio libro “1968/2018 – Il giubileo del Mostro di Firenze”. Nel corso dell’ulteriore approfondimento compiuto con la redazione dell’altro più recente mio libro, “Il primo miracolo di Gesù”, improvvisamente mi è apparso lampante il collegamento fra i due eventi, ossia quello illuminato da Paolo VI con la sua enciclica e quello che vede come protagonista il Mostro di Firenze quale autore del primo delitto delle coppiette con cui dava inizio alla serie che nel tempo gli è stata attribuita. Infatti Papa Paolo VI e il Mostro di Firenze si occupavano dello stesso tema, cioè della Vita, ambedue nel senso più elevato o profondo a seconda dei rispettivi punti di osservazione di quanto essa può rappresentare.
2 Marzo 2020
ABORTO LIBERO: COME PUO' LA LIBERTA' DELLA DONNA INTEGRARSI NEL DIRITTO DI UCCIDERE I PROPRI FIGLI?
Redazione "Opera Padre Gabriele"
Riportiamo di seguito un fatto avvenuto nel mese di Maggio del 2017, quando una scritta tanto stupida quanto irrispettosa fu lasciata sul muro antistante la Chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Rita a Milano. La scritta in questione, "Aborto libero (anche per Maria)", rappresenta un'offesa non solamente alla Santa Vergine Madre di Gesù e nostra, ma a tutte le madri che con amore, sofferenze, rinunce ed angustie portano avanti ogni giorno la gravidanza scegliendo per la Vita e non per la Morte, anche di fronte, lo ribadiamo, a fatiche e sofferenze di ogni genere. Fortunatamente in quell'occasione ci pensò il Parroco della Chiesa, Don Andrea Bellò, a rispondere a questa orribile provocazione. Di seguito il testo della lettera del Parroco, che suscitò scalpore ed ammirazione anche sui social tanto da ricevere su Facebook ben 1590 condivisioni: «Caro scrittore anonimo di muri, Mi dispiace che tu non abbia saputo prendere esempio da tua madre. Lei ha avuto coraggio. Ti ha concepito, ha portato avanti la gravidanza e ti ha partorito. Poteva abortirti. Ma non l’ha fatto. Ti ha allevato, ti ha nutrito, ti ha lavato e ti ha vestito. E ora hai una vita e una libertà. Una libertà che stai usando per dirci che sarebbe meglio che anche persone come te non ci dovrebbero essere a questo mondo. Mi dispiace ma non sono d’accordo.
1 gennaio 2020
2020 ANNO BISESTILE, ANNO DI SCELTE SOLENNI E NON PIU' RINVIABILI
di Carmelo Maria Carlizzi
Mi piace innanzitutto riportare di Papa Francesco, delle sue prime parole pronunciate per il nuovo anno, alcuni stralci dedicati al rispetto del corpo e del ruolo delle donne (da huffington.post.it): E’ la donna fonte di salvezza e umanità per il mondo al centro del primo messaggio di Papa Francesco nel 2020: “Se vogliamo tessere di umanità le trame dei nostri giorni, dobbiamo ripartire dalla donna. Da lei, donna, è sorta la salvezza - ha detto il Papa riferendosi alla scelta di Dio di incarnarsi nel grembo di una donna - e dunque non c’è salvezza senza la donna”. Parlando della Madonna che si è presa cura di Gesù dalla nascita fino al calvario, il pontefice ha sottolineato: “È proprio della donna prendere a cuore la vita. La donna mostra che il senso del vivere non è continuare a produrre cose, ma prendere a cuore le cose che ci sono. Solo chi guarda col cuore vede bene, perché sa ‘vedere dentro’: la persona al di là dei suoi sbagli, il fratello oltre le sue fragilità, la speranza nelle difficoltà, Dio in tutto”. “E se vogliamo un mondo migliore, che sia casa di pace e non cortile di guerra - ha detto ancora il Papa -, ci stia a cuore la dignità di ogni donna”.
Nell’occasione del 18° anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, ripropongo qui di seguito dal mio libro “Un caso di schola” il capitolo X della Parte Seconda, appunto dedicato a questa terribile strage:
11 settembre2001 / 11 settembre 2019
Le Torri Gemelle, esperimento di lotta finale
11 settembre 2019 di Carmelo Maria Carlizzi
- Carmelo, visto che con Thomas Harris e Dan Brown abbiamo varcato l’oceano, così come ugualmente abbiamo fatto seguendo Amanda Knox, volevo chiederti cosa pensava Gabriella dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre del 2001, come l’aveva inquadrato e se gli aveva attribuito un qualche significato che lo collegasse a quanto sin qui abbiamo detto sul Mostro. Ricordo infatti qualche frammento di conversazione avuto con lei a tal proposito. - Altra domandina semplice come tutte quelle tue. Intanto attenzione all’anno: il 2001, che per convenzione è il primo anno del terzo millennio.
- Perché dici “per convenzione”? Ancora un mistero?- Nessun mistero questa volta. La risposta è semplice perché l’anno effettivo della nascita di Cristo va riportato sette anni indietro. Infatti nel VI secolo, per un errore di calcolo, l’inizio dell’era cristiana fu fissato all’anno 754 di Roma dal monaco Dionigi il Piccolo. Gesù in realtà è nato, così come risulta dalle cronache di Giuseppe Flavio, ma ancor più facendo altresì riferimento al Vangelo di Matteo, al capitolo 2 versetto 1, “al tempo del re Erode”, e al Vangelo di Luca, anche qui al capitolo 2 versetto 1, “quando era governatore della Siria Quirino”, più precisamente Publio Sulpicio Quirino. Quindi siamo tra l’8 e il 6 a.C., ed ecco perché per ottenere l’indicazione esatta del tempo attuale dell’era cristiana rispetto alla nascita di Gesù bisogna ricordare che il nostro calendario è indietro precisamente di sette anni. Questo è universalmente noto e accettato anche in ambito cattolico e dalla Chiesa, e lo puoi trovare serenamente spiegato nella Bibbia all’interno delle note dei due vangeli che ti ho appena citati allorché si parla, oltre che di Erode, in particolare di Quirino il console che con il famoso censimento determinò il viaggio di Giuseppe e Maria sino a Betlemme, nonché di tutti quei fatti che avevano già al tempo una precisa e documentata datazione.
SALVINI E DI MAIO – KRAJEWSKI E LUCANO:
PARALLELISMI IN CORSO FRA STORIE ITALIANE
13 maggio 2019
di Carmelo Maria Carlizzi
La commedia buffa che viene ogni giorno replicata da Salvini e Di Maio è ormai sempre più palese nei suoi meccanismi a quasi tutti gli spettatori, specialmente italiani. Che pur vorrebbero anche loro godere dei frutti possibili grazie a una maggioranza di governo numericamente davvero assai forte, ma che invece non possono divertirsi così come capita nell'assistere alle commedie di Scarpetta e di Eduardo per quanto ancora oggi tanto ci insegnano. Insomma i nostri due apparenti giocolieri hanno ormai cominciato a stancare, perlomeno gli spettatori più attenti.
E non è detto che da un momento all'altro non cominci verso il proscenio il lancio di uova marce e di quegli scarti alimentari che loro stessi ci stanno costringendo a conservare nel surgelatore perché la spesa sta diventando sempre più gravosa mentre gli avanzi appaiono sempre più preziosi.
L'INGEGNO UMANO: DALLA POMPA DI BICICLETTA ALL'ABORTO SECONDO EMMA BONINO
11 febbraio 2019
di Carmelo Maria Carlizzi
La sera di domenica 3 febbraio scorso guardavo per la prima volta un programma su Rai3, “Le ragazze”, che condotto da Gloria Guida narrava esperienze di vita di varie donne, note e meno note. Così assieme alla storia di Suor Paola conosciuta al pubblico quale tifosa sfegatata della Lazio e ben più meritoriamente perché impegnatissima nel recupero di giovani in difficoltà, scoprivo che Isa Barzizza, una famosissima attrice e soubrette che fece furore con Totò e Macario negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, alla morte del marito rimasto vittima di un incidente d'auto benché ancora molto giovane e nel pieno del successo aveva abbandonato le scene per dedicarsi esclusivamente alla figlia e ad un lavoro che poco aveva a che vedere con il precedente, salvo tornare molti anni dopo a recitare.
Ma oltre a Suor Paola e ad Isa Barzizza, il programma della Guida raccontava tra le altre anche la storia di una impegnata femminista che negli anni Settanta era in prima linea nella lotta per l'emancipazione della donna. Ricordava questa mia coetanea, come in quegli anni Settanta, assieme ad altre compagne di lotta aiutasse ad abortire quelle donne che non volevano portare avanti gravidanze indesiderate utilizzando un metodo rudimentale, ma a suo dire assai efficace e innocuo: una pompa di bicicletta!
Incuriosito e, lo confesso, nel contempo inorridito da questa notizia che appariva incredibile, l'indomani sono andato a documentarmi sul web scoprendo a riguardo un'infinità di articoli. Quanto avevo appreso era vero: a partire dal 1975 e sino ad oggi di tanto in tanto in varie occasioni i giornali tornavano a parlare di questa “tecnica”, tutti accompagnando gli articoli con una vecchia foto in b/n che ritrae una giovane Emma Bonino nell'atto di “operare” su una donna in posizione ginecologica distesa su di un comune tavolo all'interno di uno “studio” che non appare certo un ambulatorio medico, avendo accanto una terza donna in qualità di assistente con in mano una comunissima pompa di bicicletta, strumento indispensabile per applicare tale tecnica.
sabato 11 agosto 2018
GABRIELLA PASQUALI CARLIZZI, IMPUTATA DI FEDE!
di Carmelo Maria Carlizzi
Sono trascorsi 8 anni dal giorno in cui Gabriella ci ha lasciati eppure ad ogni anniversario si rinnova in chi l'ha conosciuta il ricordo di tanti suoi insegnamenti e principi, in particolare quelli che ci ha affidati dal momento in cui iniziò ad essere imputata di fede.
Tanti sono stati i motivi di tale imputazione e da tempo si è ormai compreso che sono tutti legati al suo essere una carismatica, ossia una persona che nel parlare e nell'agire trasmetteva all'esterno quanto sentiva che le veniva comandato nel cuore di dire e di fare.
Eccola quindi scagliarsi contro esponenti del malcostume, del crimine, della corruzione, ma in particolare verso coloro i quali da tali fragilità dell'animo umano ne avevano tratto motivo della loro crescita sociale, prima mascherandole quasi ne fossero invece virtuose espressioni, poi teorizzandone metodi e risultati, ma addirittura proponendosi o venendo proposti, quali modelli, ovvero quali campioni da invidiare e quando possibile da imitare.
Ma ancor di più Gabriella era una persona che sfidava il Male andandolo a stanare nei suoi santuari e di qui le sue scoperte ad esempio sul Mostro di Firenze, ma prima ancora di qui le sue indicazioni sul sequestro di Aldo Moro, di qui le sue dichiarazioni su Giulio Andreotti, su Bettino Craxi e su Silvio Berlusconi, che benché le abbiano procurato tanta sofferenza, vista la loro attualità hanno anche consentito e consentono tuttora a magistrati milanesi e palermitani di non mollare le prede, quelle ancora vive beninteso, che tengono ben strette fra i denti.
MATTARELLA E SALVINI – IL VECCHIO E IL NUOVO DELL'ITALIA DI OGGI – IL RITORNO DEL SACRO
venerdì 15 giugno 2018 di Carmelo Maria Carlizzi
Il presidente della Repubblica Mattarella nel resistere, per tutta la durata delle recenti vicende di maggio, alle rozze pressioni e poi alle altrettanto rozze minacce in particolare dei grillini e del loro rappresentante Di Maio, oltre ad esprimere un preciso diritto-dovere aveva dalla sua parte, al di là di ogni valutazione di merito, anche la forza dei numeri.
Mattarella ha infatti più compiti di quanto non si creda a cui attendere e da cui non può derogare, Mattarella ha l'obbligo-dovere di tutelare gli interessi e i diritti di tutti gli italiani, che lui rappresenta indistintamente quale che sia la loro appartenenza o meno agli schieramenti politici presenti in parlamento. Se, come è noto, ha ritenuto che uno dei ministri inseriti nella lista propostagli dai gruppi politici vincitori delle elezioni del 4 marzo scorso non possedesse tutti i requisiti necessari ad adempiere agli interessi del Paese, quale presidente della Repubblica poteva a buon diritto rifiutarne la nomina, salvo poi spiegarne le ragioni e a sostenerle nelle sedi opportune. La popolazione italiana è costituita da 60,5 milioni di persone, mentre gli elettori che hanno votato per il Movimento 5 Stelle e che quindi si riconoscono in Di Maio che si proclama rappresentante del maggior partito politico del Paese, sono stati 10,7 milioni. Se anche fosse accaduto di dovere aggiungere a tale schieramento l'intera compagine di cittadini che ha votato per la coalizione di centrodestra, e pari ad ulteriori 12,147 milioni, complessivamente sarebbero risultati contrari al parere di Mattarella 22,847 milioni di elettori, su 51,3 milioni di elettori aventi diritto. Però sappiamo che questo non è avvenuto, giacché Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, pur con qualche esitazione e distinzione non hanno appoggiato il M5s in questo intento.
ALLA RICERCA DI UN GOVERNO POSSIBILE – al Via da tempo il campionato italiano di ciclismo in salita, con Mattarella che dopo oltre quaranta giorni è ancora in attesa sulla linea del Traguardo
lunedì 16 aprile 2018
di Carmelo Maria Carlizzi
“Stanno arrivando, eccoli, sono all'ultima curva Signor Presidente! No, chiedo scusa, ma non sono ancora loro!”. L'attesa sul Colle Quirinale dell'arrivo dei campioni vincitori pare che debba proseguire ancora un po'. Eppure Di Maio e Salvini hanno da tempo raggiunto l'obiettivo in precedenza ossessivamente e solennemente da ciascuno di loro annunciato agli Italiani: “Il 4 marzo gli elettori ci conferiranno il mandato di governare il Paese!”. Frase talmente ripetuta, e a tal punto determinata negli aaccenti dei due leader, che non poteva che essere basata su certezze provenienti da sondaggi effettuati davvero dal fior fiore di professionisti del settore. O costituire atto di fede in speciali profezie ricevute dall'alto. Oppure basata sull'esito di particolari fioretti da loro offerti, sebbene sappiamo che non sono notoriamente gente di chiesa. Ma come taluno sostiene, il risultato delle elezioni politiche potrebbe essere stato raggiunto proprio grazie a ripetuti e potenti rituali officiati dal mago Otelma (bifronte di Amleto) e proposti pubblicamente a partire dal 2016 con 17 maghi occultisti proprio a Firenze e prima del referendum del 4 dicembre “per asfaltare il puffo”, ma poi proseguiti in altre occasioni e sempre contro Renzi. Magia bianca o nera che fosse quella di Otelma, magia nera o bianca o arcobaleno o un castello di balle che fosse quello che ha portato al crollo del Pd, sta di fatto che i più attoniti del risultato elettorale sono proprio i vincitori, grillini e centrodestra, che da più di quaranta giorni vagano rintronati nelle stanze vuote del potere come asini tra i suoni. Maghi ed esperti non hanno ottenuto né previsto nulla oltre la vittoria!